«Lavoriamo nel cantiere di Castellammare di Stabia ininterrottamente dal primo gennaio 2021. Abbiamo maturato i termini per l’assunzione a tempo indeterminato. I nostri nomi devono essere inseriti nel passaggio di cantiere, altrimenti saremo costretti ad adire le vie legali». E’ questo, in sintesi, il resoconto delle prime diffide che stanno arrivando a Palazzo Farnese, rispetto al nuovo capitolato d’appalto per il servizio d’igiene urbana a Castellammare di Stabia. Il bando scaduto lo scorso 2 dicembre (l’apertura delle buste è prevista martedì) ha scatenato numerose polemiche nelle settimane scorse tra sindacati (Fiadel, Cgil e Uil) e il Comune di Castellammare, perché è prevista la riduzione del personale. Dai 170 lavoratori che vengono impiegati oggi per svolgere il servizio si scenderà a 138. Resteranno fuori 32 dipendenti, che per gran parte hanno già maturato i 240 giorni necessari per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato. Un primo gruppetto di lavoratori – che si è rivolto all’avvocato Ylenia Zaira Alfano – ha già inviato diffide indirizzate ai commissari straordinari e alla ditta Due A Tecnology, per rivendicare il “diritto al passaggio di cantiere” e il “diritto alla conservazione della sede di lavoro da parte dei lavoratori della società appaltatrice DueA Tecnology”. Nella diffida si legge che in caso di mancato accoglimento della loro richiesta «si lederebbe l’articolo 3 della Carta Costituzionale» e che gli spazzini sarebbero pronti a rivolgersi «all’Autorità Giudiziaria in funzione di Giudice del Lavoro, a tutela dei propri diritti gravemente lesi». Bisognerà attendere il passaggio di cantiere dunque per verificare se la richiesta avanzata dagli operai sarà accolta, ma si sta configurando un rischio più volte sbandierato dalle sigle sindacali nelle settimane scorse. Cgil, Uil e Fiadel hanno proclamato lo sciopero per il prossimo 12 dicembre per contestare un bando che non darebbe alcuna garanzia dal punto di vista dell’organizzazione del servizio, dell’innovazione, dei mezzi da utilizzare e di conseguenza della sicurezza sul lavoro. Ma nelle settimane scorse hanno sottolineato più volte proprio il rischio di arrivare a un contenzioso con gli spazzini che hanno maturato il diritto all’assunzione, che potrebbe ricadere sulla prossima amministrazione comunale. E per questo motivo hanno anche annunciato di essere pronti a rivolgersi alla Corte dei Conti per verificare chi avrebbe arrecato un danno economico rilevanti che andrebbe a pesare sulle bollette dei cittadini. tv
CRONACA
4 dicembre 2022
Castellammare. Spazzini esclusi dal nuovo bando rifiuti, venti diffide al Comune