Primi in classifica ma senza uno stadio. È il destino beffardo della società di calcio Rinascita Boscotrecase, che milita nel campionato di seconda categoria. Unica squadra a rappresentare la cittadina vesuviana dopo ben trent’anni di assenza, la Rinascita Boscotrecase ha fatto sentire tutto il suo disappunto in una nota stampa, in cui oltre ad annunciare le imprese sportive, pone l’accento sul fatto che l’impianto di via Rio non è agibile. “Purtroppo per cause di forza maggiore (la politica di Boscotrecase) non possiamo giocare nel nostro comunale perché, come spesso accade, vengono dette sempre le solite cose: ovvero che non ci sono i fondi. E da questa situazione i più penalizzati siamo noi – si legge -, che con tanti sacrifici abbiamo riportato il calcio a Boscotrecase dopo trent’anni. Chi governa questo paese dovrebbe aiutarci con tutte le proprie forze, anziché sfavorirci”. Aiutateci tutti, dal più grande al più piccolo per avere quello che ci è dovuto perché anche noi vogliamo il comunale”. Un appello che ha fatto breccia nell’opinione pubblica e negli appassionati dello sport nazionale, al punto da promuovere una petizione popolare pubblicata sulla piattaforma change.org. “La richiesta parte innanzitutto dalla società Rinascita Boscotrecase, ma è una volontà popolare quella di rivolere lo stadio Comunale per le partite di calcio dell’unica squadra in paese e tutti i suoi giovani. Chiediamo a tutta la popolazione di Boscotrecase – si legge nel testo della petizione – di firmare questa petizione per lanciare un messaggio alle istituzioni”. “Rugby, no grazie!”, “Ridateci il comunale” sono alcune frasi impresse su alcuni striscioni apparsi nella cittadina vesuviana. I “supporter 80042” hanno chiesto a gran voce che la Boscotrecase calcistica torni a giocare all’interno delle proprie mura, visto che ora per cause di forza maggiore le partite casalinghe si disputano nello stadio Vittorio Pozzo di Boscoreale. “La nostra fede non conosce parti politiche o strumentalizzazioni giornalistiche, prendiamo le distanze da qualsiasi diatriba o polemica”.
Lo stadio era stato dato in affidamento alla società Amatori Rugby Torre del Greco (LIONS). In occasione delle universiadi aveva ricevuto anche dei fondi per lavori di riqualificazione.