Torre del Greco. «Gli inquirenti devono fare una cosa mediatica, fanno spesso queste sceneggiate». Così Claudia Sacco commentava con il sindaco Giovanni Palomba i risvolti dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Bianca Maria Colangelo sull’ennesimo scandalo rifiuti all’ombra del Vesuvio. Seduta nella saletta F al quarto piano del palazzo di giustizia di via Nazionale, la super-dirigente del settore ambiente – indagata per turbativa d’asta, abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio – non mostrava particolare preoccupazione per il nuovo filone di indagini sulle modalità di gestione dell’affare Nu a palazzo Baronale. Anzi.
E’ il primo ottobre del 2020 – la ditta Buttol già è subentrata al consorzio Gema da un anno e mezzo – e, in attesa di essere ascoltata dal pubblico ministero, Claudia Sacco si confronta con il primo cittadino sulla «genesi» delle indagini e sulle eventuali conseguenze dell’inchiesta. Ma non solo. Perché durante la lunga giornata trascorsa in procura i due indagati-chiave si confrontano (e scherzano) su vari argomenti.
Dalle stoccate all’eterno rivale Valerio Ciavolino – una volta «finite le elezioni regionali non scende più la notte per i controlli alla ditta Buttol» ironizzano Claudia Sacco e Giovanni Palomba – all’audizione del segretario generale Pasquale Incarnato. Poi la super-dirigente, dimostrando una conoscenza minuziosa degli uffici, illumina il sindaco sulle stanze occupate dai vari pubblici ministeri e sui ruoli ricoperti dai procuratori Pierpaolo Filippelli e Nunzio Fragliasso, nominando poi la dottoressa Andreana Ambrosino come sostituto che si è occupata in passato di Torre del Greco.
Poi, davanti ai dubbi del capo della coalizione uscita vincitrice dalle avvelenate elezioni del 2018, la geologa con la passione per la politica provò a stemperare la tensione: «Domani se tengo tempo mi vado a fare una passeggiata dall’avvocato Gennaro Malinconico (l’ex sindaco di cui Claudia Sacco fu assessore alle politiche sociali, oggi suo difensore di fiducia in tutti i procedimenti penali, ndr) e gli vado a dire… – l’intercettazione agli atti dell’inchiesta – Quello adesso ce lo danno il verbale? Non lo so, non mi ricordo più. A te lo hanno dato?». E davanti alla risposta negativa del sindaco, la laconica conclusione: «Allora no, non ce lo danno».
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