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Mini van a fuoco sulla Statale 268, turisti in fuga dalle fiamme
CRONACA
20 dicembre 2022
Mini van a fuoco sulla Statale 268, turisti in fuga dalle fiamme
Giovanna Salvati

Ancora un altro episodio sulla strada statale della morte, la 268 dopo nemmeno 48 ore dall’incidente mortale che ha visto due giovanissimi perdere la vita sul tratto di pertinenza tra Sant’Anastasia e Pomigliano d’Arco. Ieri mattina, intorno alle sei un Mini Van di nove posti ha preso fuoco a causa di un guasto al motore. L’autovettura stava procedendo in direzione Napoli quando all’altezza del tratto di Ottaviano zona industriale ha iniziato a dare dei problemi. L’autista ha così deciso i fermarsi e di cercare di capire cosa stesse accadendo. Ha parcheggiato l’auto e dopo aver messo in sicurezza i passeggeri, quattro persone, ha cercato di capire perché l’auto non camminasse. Pochi secondi prima che l’auto prendesse fuoco. Le fiamme hanno completamente distrutto il veicolo sotto gli occhi dell’autista e dei passeggeri che l’uomo stava trasportando all’aeroporto di Napoli. Fortunatamente in quel momento non c’erano altre auto, complice anche l’orario, e nessun danno. Sul posto sono tempestivamente corsi i vigili del fuoco del reparto di Napoli che hanno domato l’incendio. L’autovettura è rimasta lì per diverse ore poi è stata rimossa. Tanto spavento e nessun ferito. Un episodio che però inevitabilmente porta alla mente ai tanti incidenti che su quel tratto ogni giorni si verificano. Un’arteria che collega i paesi dell’hinterland vesuviano alla città napoletana e alla rete autostradale ma che ogni giorno diventa un campo minato. Solo pochi giorni fa hanno perso la vita due giovani, due ragazzi, due fidanzati che viaggiavano in auto. La loro macchina ha invaso la corsia opposto schiantandosi contro un camion che procedeva sulla corsia opposta. Una tragedia che ha sconvolto tutti: i due erano infatti molto conosciuto ed entrambi di Somma Vesuviana. Due ragazzi che sono diventati le ennesime vittime di un tratto killer, di una strada che da tempo è oggetto di polemiche, petizioni e appelli per cercare di metterla in sicurezza ma che ancora una volta resta senza alcuni intervento. Lungo quel tratto per ora solo decine di lapidi con nomi di vittime. Molti giovani.

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