Torre del Greco. A partire dal primo maggio del 2022 i servizi di igiene urbana all’ombra del Vesuvio sono stati affidati alla ditta Velia Ambiente, a cui la Buttol ha ceduto il ramo d’azienda relativo alla raccolta dei rifiuti. Ma in precedenza – come riportato «per completezza di informazioni» dagli investigatori chiamati a fare piena luce sul business Nu a Torre del Greco – proprietari e soci del colosso ambientale con sede legale a Sarno si erano «trasferiti» in una nuova società, praticamente inattiva fino a dicembre del 2019 e con un capitale sociale di 10.000 euro.
Si tratta della Clean Chem, acquistata dalla famiglia di Anti Luigi Cappelluccio unitamente a diversi soci tra cui Francesco Balestrieri, ex assessore ai rifiuti prima a Castellammare e poi a Torre del Greco. Ovviamente a recitare la «parte del leone» sotto il profilo del capitale sociale è l’imprenditore nato in Germania e con solide radici in Campania, mentre il politico-poliziotto detiene – stanto agli accertamenti di pg – poco meno del 3% delle quote societarie.
«Successivamente gli stessi – si legge nell’informativa finale agli atti del fascicolo del sostituto procuratore Bianca Maria Colangelo – aumentano il capitale sociale a quattro milioni e seicentomila euro e rendono attiva la Clean Chem a partire dal 29 dicembre 2021». Quando, cioè, la notizia della nuova inchiesta della procura di Torre Annunziata – a causa della «fuga di notizie» dal palazzo di giustizia di via Nazionale – era praticamente di dominio pubblico.
«La ditta Buttol confluisce quindi nella Clean Chem – sottolineano gli investigatori – e solo successivamente cede il ramo d’azienda a Velia Ambiente». Una società – evidenziano gli investigatori – a propria volta controllata dalla Abagnale Holding di proprietà della famiglia Abagnale di Sant’Antonio Abate.
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