Torre del Greco. Al proprio rientro in casa si è trovata faccia a faccia con il suo aguzzino, l’uomo con cui aveva intrecciato una breve relazione sentimentale e poi capace di trasformare gli ultimi sei mesi della sua vita in un vero e proprio incubo. E pronto a trasformare in macabra realtà le minacce di morte lanciate telefonicamente per settimane. Solo la prontezza di riflessi della vittima – corsa immediatamente in bagno per sfuggire alle botte – e l’allarmata segnalazione di alcuni vicini al centralino del locale commissariato di polizia hanno scongiurato il rischio dell’ennesima tragedia di sangue e orrore per un «amore malato».
La notte da incubo
La storia conclusa con l’arresto di F.F. – volto già noto alle forze dell’ordine del territorio, sottoposto agli arresti domiciliari per reati contro al patrimonio e «controllato» attraverso il braccialetto elettronico – sarebbe cominciata nella prima serata di martedì, quando l’uomo si sarebbe allontanato dalla propria abitazione di via Cesare Battisti a causa di un presunto malore. Ma, una volta arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca, F.F. avrebbe rifiutato le cure del personale medico e avrebbe firmato volontariamente le dimissioni per tornare a casa. Anziché raggiungere il proprio domicilio, tuttavia, il quarantenne si sarebbe diretto verso l’abitazione dell’ex compagna: una donna conosciuta qualche mese prima di finire in manette, con cui aveva iniziato una relazione sentimentale – proseguita solo telefonicamente durante i successivi mesi di detenzione domiciliare – poi stroncata dalla donna la scorsa estate. Un addio mai digerito da F.F., pronto a tempestare di chiamate la quarantenne per provare a riprendere la storia d’amore. Senza successo.
La rabbia e la gelosia
Davanti al secco rifiuto della vittima, F.F. si era convinto della presenza di un altro uomo nella vita della sua ex compagna. Le telefonate erano diventate sempre più inquietanti, con frequenti minacce di morte. Fino alla decisione di fare irruzione nell’appartamento della donna – attraverso una veranda – per provare a chiudere definitivamente i conti. Alla vista del suo aguzzino, la vittima si è chiusa subito in bagno e le sua grida d’aiuto sono state raccolte dai vicini di casa. In pochi minuti una pattuglia della polizia è giunta sul posto, riuscendo a bloccare F.F. sul fatto. La vittima – assistita dall’avvocato Maria Laura Masi – ha ricostruito il suo calvario agli investigatori: l’uomo è stato arrestato per evasione dai domiciliari e atti persecutori. Processato con rito direttissimo, F.F. è tornato ai domiciliari in attesa della conclusione del procedimento giudiziario.
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