Proporre alla commissione cultura e alla commissione Unesco della Regione Campania l’apertura di un tavolo di confronto al fine di rendere il “presepe vivente di Pimonte” patrimonio immateriale dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Inserire una tradizione che coinvolge gran parte del paese in vetta ai Monti Lattari tra le eccellenze del nostro territorio. E’ il progetto a cui sta lavorando dall’inizio di questo anno il consigliere regionale Francesco Iovino che nei giorni scorsi ha preso parte ad alcuni degli appuntamenti culturali che si sono tenuti sul territorio. Tra questi proprio quello che da settimane si tiene a Pimonte, con la rappresentazione della Natività e che vede impegnate 150 persone in un quartiere che si trasforma in uno scenario unico dove la storia, il territorio e la natura si fondono e danno vita a quello che uno dei presepi viventi più belli della provincia. «Proporrò alla commissione cultura e alla commissione Unesco di iniziare la valutazione per far diventare questo tradizionale incontro della Natività che si svolge a Pimonte da diverso tempo come patrimonio immateriale dell’Unesco», dice l’ex vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli che oggi siede tra i banchi del consiglio regionale. Sarebbe un traguardo importantissimo per l’intera comunità.Ma quello del presepe vivente non è stato l’unico appuntamento culturale a cui Iovino ha preso parte in questi giorni. «Molto interessante anche il Museo dei pupi a Torre Annunziata. – dice il politico originario di Saviano – E’ stata una bella esperienza. Insieme al maestro Corelli e ai suoi figlioli ci siamo ripromessi di vederci e discutere di questa straordinaria visione di continuare l’arte del teatro dei pupi napoletani».
CRONACA
10 gennaio 2023
La proposta del consigliere regionale Iovino: il presepe vivente di Pimonte patrimonio immateriale Unesco