Torre del Greco. Tre coordinatori per cinque liste: sono le «basi» su cui nasce il Terzo Polo all’ombra del Vesuvio. A sedere al tavolo, a pari rango nell’accordo di centro, la lista di Azione guidata dal neo segretario cittadino Rosario Rivieccio e la civica Ci Vuole Coraggio – nata proprio con Rosario Rivieccio e oggi nominalmente affidata a Nicola Gallo, storico fedelissimo dell’ex vicesindaco di Ciro Borriello – e poi Italia Viva della coordinatrice Luisa Liguoro e del mentore Alfonso Ascione insieme alla civica Insieme per la città fondata dal politico di Santa Maria la Bruna e oggi guidata dal cognato Salvatore Vito. A chiudere l’elenco, la lista Rinascita Torrese – schierata nel 2018 a sostegno della candidatura a sindaco dell’ex senatore Nello Formisano, sconfitto già al primo turno – coordinata da Giuseppe Colapietro, arrivato a puntare sul Terzo Polo al termine di una serie di (infruttuosi) contatti con Ciro Borriello e con il gruppo guidato da Luigi Caldarola.
Il Terzo Polo entra così a pieno titolo nelle trattative in corso in vista delle prossime elezioni a Torre del Greco. «Tra i punti fondamentali e prioritari del vademecum approvato e sancito – si legge in una nota dei portavoce del Terzo Polo – c’è la costruzione di un valido progetto per il rilancio e la riqualificazione della città, di cui il Terzo Polo intende farsi garante, facendosi carico dell’individuazione condivisa di un candidato sindaco che nasca dal confronto sano e democratico con tutte le espressioni politiche e civiche del territorio cittadino, senza alcuna precostituzione di parte, né di sorta».
In pole position nell’agenda del Terzo Polo, l’attivazione – già a partire dai prossimi giorni – di un calendario di appuntamenti e di incontri per riprendere a dialogare con i rappresentanti delle associazioni e delle forze attive e produttive della città al fine di recepirne istanze, idee e proposte nonché conoscerne le maggiori criticità necessarie per elaborare proposte concrete, condivise che sappiano realmente interpretare le esigenze delle categorie.
«Successivamente – conclude la nota – si provvederà a dare il via alle interlocuzioni con forze politiche, associazioni e movimenti del territorio per la costituzione di un tavolo condiviso di confronto e di dialogo aperto a tutti».
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