«La vita è un bene prezioso, rispettiamola seguendo delle semplici regole di sicurezza che possono segnare la differenza tra la vita e la morte. L’unico numero tollerabile di morti in strada è 0». È il messaggio che ieri mattina si è alzato forte dall’auditorium del Liceo Francesco Severi di Castellammare di Stabia, durante il convegno “Sii Saggio Guida Sicuro”. Giunto alla seconda tappa, il terzo incontro è previsto il primo febbraio, l’iniziativa promossa dall’associazione Meridiani in collaborazione con la regione Campania, l’Anci Campania e il comune di Castellammare, ha lo scopo di sensibilizzare i giovani alla prudenza e al rispetto delle norme di sicurezze previste dal codice della strada. Ad ascoltare i relatori con molta attenzione e curiosità c’erano i ragazzi delle classi seconde di tutto l’istituto scolastico stabiese. Durante la conferenza non sono mancati la visione di brevi video spot riguardanti il dramma della morte e dei gravi infortuni in strada, in particolare quello che vede protagonisti Gigi e Ross, scelti l’anno scorso come testimonial del progetto. A moderare l’incontro è stato l’autore ai, Gino Aveta. Sono stati ospiti in sala il vicequestore della Polizia Stradale, Valentino Mariniello, la docente universitaria di Medicina Legale e Tossicologica, Maria Pieri e due rappresentanti dell’associazione Meridiani, il presidente Alfonso Giarletta e il volontario Giuseppe Cortese. «Noi siamo qui per evitare quei momenti tragici. Sono qui per ricordarvi delle banalità perché proprio di banalità in strada si muore – ha detto il vice questore Giuseppe Cortese, guardando in viso ogni alunno presente in aula, ma non in tono minaccioso, ma come un genitore che vuole mettere in guardia i propri figli dai pericoli della vita – La morte su strada è la prima causa di morte in Italia tra gli under 25 e la terza a livello mondiale. Un dato non accettabile in un paese civile. Voglio ricordarvi 5 punti, che rappresentano cose ovvie, ma sono proprio queste quelle che fanno la differenza: mettete il casco, mettete la cintura in auto, non usate il telefono durante la guida, rispettate i limiti di velocità e non assumete alcol o sostanze prima di mettervi alla guida». «Negli ultimi anni sono aumentati a dismisura gli incidenti mortali nei quali i protagonisti hanno assunto sostanze stupefacenti – ha detto la professoressa Maria Pieri – Proprio per questo è stato istituito in Italia il reato di omicidio stradale». «Sono stati 150mila gli incidenti sulle strade italiane nel 2021 che hanno causato 200mila feriti e 2.875 morti – hanno detto i rappresentati dell’associazione Meridiani – un dato che è in forte diminuzione ma ancora inaccettabile. L’obiettivo dell’Europa è arrivare nel 2050 a quota zero e per questo è essenziale la sensibilizzazione soprattutto tra i più giovani». Michele De Feo @riproduzione riservata
CRONACA
12 gennaio 2023
Castellammare. Troppi incidenti mortali, gli esperti a confronto con i liceali