Cinque anni di sconto pena per gli autori del tentato omicidio dell’ex pentito di Poggiomarino Carmine Amoruso avvenuto a San Marzano sul Sarno nell’aprile del 2021. I giudici della Corte di Appello di Salerno hanno escluso l’aggravante mafiosa per il boss Rosario Giugliano e per Nicola Francese che presero parte all’agguato, condannati a complessivi 15 anni di reclusione. L’istanza da parte del sostituto procuratore generale era la conferma della sentenza di primo grado: ovvero 11 anni e 4 mesi per o’ minorenne e 8 anni e 8 mesi per il suo braccio destro. Più lieve la decisione finale con una riduzione di cinque anni rispetto alla prima sentenza. Per la Direzione distrettuale Antimafia fu un tentato omicidio di matrice camorrista e sposando in parte la tesi della procura, il giudice per le udienze preliminari nocerino condannò entrambi a oltre 20 anni di reclusione. Da ricordare che in primo grado era caduta l’aggravante mafiosa limitatamente al porto in luogo pubblico di arma clandestina. Raggiunti da fermo di delitto emesso alcuni giorni dopo il raid, con la successiva disposizione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere da parte del gip del Tribunale di Nocera Inferiore. In una seconda fase fu il gip, disponendo il carcere con un provvedimento restrittivo, ad accogliere la ricostruzione della procura, dichiarando la sua incompetenza con invio degli atti al giudice del tribunale di Salerno, con nuova notifica per i due. L’agguato fallì il 13 aprile del 2021 sul territorio comunale San Marzano sul Sarno, con l’esecuzione del fermo cinque giorni più tardi. Carmine Amoruso finì sotto la lente di ingrandimento, successivamente pedinato e poi ferito nella periferia della cittadine dell’agro nocerino sarnese, con 14 colpi di pistola esplosi in rapida successione. L’ex pentito, sopravvissuto al raid, da pochi mesi era spontaneamente uscito dal programma di protezione accordatogli quale collaboratore di giustizia ritornando sul territorio e stabilendosi tra Poggiomarino, territorio di influenza di egemonia del gruppo di Giugliano, e San Marzano Sul Sarno, cittadina confinante divenuta luogo dell’agguato, dove era al centro del progetto di morte. L’eliminazione di Amoruso, secondo quanto ricostruito dall’Antimafia salernitana, era stata pianificata da ‘o minorenne in qualità di capo della cosca, con la partecipazione di Francese per segnare il territorio e ottenere il predominio degli affari criminali tra Poggiomarino l’Agro nocerino-sarnese rimuovendo un ostacolo agli interessi economici suoi e della sua organizzazione, nell’ambito di uno scontro con il gruppo omonimo dei Giugliano, attivo sulla stessa area. Ieri la condanna bis peri due autori di quel tentato omicidio.
CRONACA
1 febbraio 2023
Agguato all’ex pentito, 15 anni di cella al boss di Poggiomarino e al suo braccio destro