Circa quattrocento dipendenti a rischio. Si tratta di lavoratori assunti negli anni dall’Asl Napoli 3 Sud con un contratto del tipo “15 octies” ovvero a partita Iva. Si tratta di operatori informatici, psicologi, fisioterapisti e una serie di figure di cui, negli anni, l’Asl aveva necessità. “Ormai siamo in questa situazione da più di 4 anni e anche di più, ma nessuno ci ascolta: siamo più o meno 300 ragazzi ai quali durante il Covid ci è stato chiesto di tutto e di più, ma nella stabilizzazione noi non rientriamo. Siamo serviti durante il Covid e anche prima, visto che siamo stati assunti molto prima del covid, ma con la nuova direzione strategica che non ha nessuna intenzione di rinnovarci e nemmeno di fare qualche concorso riservato per noi, vediamo la scadenza di contratto quest’ anno come la fine” è il commento di uno dei lavoratori. Vengono da diverse aree della provincia di Napoli, Torre Annunziata, Castellammare, penisola sorrentina e ogni giorno devono anche sobbarcarsi decine di chilometri per andare a lavorare nelle sedi dove la loro presenza viene richiesta. “Siamo stati presi a partita Iva con il compito di essere assegnati a progetti della Regione ma ci siamo ritrovati a dover fare di tutto” racconta un dipendente. “Abbiamo fatto di tutto anche durante la pandemia, sostituendoci agli amministrativi. Colleghi fisioterapisti, ad esempio, sono stati anche mandati a casa dei pazienti, qualcuno ha contratto il Covid, facendo lavori dalle otto del mattino alle otto di sera” spiegano i lavoratori. Il bando iniziale per educatori e operatori informatici era un bando anno per anno fino a d un massimo di tre anni. Qualcuno, ora, è arrivato anche al quarto anno di lavoro. Ma adesso la direzione strategica dell’Asl ha già fatto sapere che nessuno di questi contratti verrà rinnovato. “Ci hanno parlato di concorsi ma non sappiamo cosa accadrà, nè tantomeno ci è stato garantito che vi sarebbe stata una riserva per noi nei concorsi considerato che lavoriamo per l’Asl da diversi anni” spiegano. Qualche giorno fa, alla riunione in cui era presente anche De Luca a Torre del Greco, due lavoratori hanno sottoposto la questione al Governatore. Lapidaria la sua risposta: “Io non ne sapevo niente” ha detto De Luca.
CRONACA
2 febbraio 2023
Quattrocento precari Asl a rischio: rivolta contro la Regione