Torre del Greco. “La decisione della corte di assise di Napoli di disporre una perizia psichiatrica per la signora Adalgisa Gamba, autrice del terribile omicidio del piccolo figlio a Torre del Greco, ci perplime e ci indica come si sia aperta la strada di una possibile seminfermità”. Lo afferma, in una nota, l’on. Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
L’onorevole Antoniozzi – spiega la nota – è impegnato nella revisione degli articoli 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale. “La Corte ha accolto l’istanza della difesa – dice Antoniozzi – sulla base di una valutazione, la seconda, dei medici del carcere che parlerebbero di dimensione psicotica. La prima valutazione peritale svolta sempre in carcere – aggiunge Antoniozzi – negava l’esistenza di qualsiasi patologia. Come hanno ricordato la pubblica accusa e gli avvocati di parte civile – prosegue Antoniozzi – sia nell’immediatezza dell’omicidio, sia subito dopo la signora Gamba si era dimostrata lucida e consapevole, peraltro con una versione iniziale dell’accaduto “convincente” che ne addebitava il fatto a un incidente”.
“Adalgisa Gamba – continua Antoniozzi – aveva timore che il figlio fosse autistico e aveva svolto terribili ricerche su internet su come sopprimerlo. È perlomeno singolare che una donna normale diventi psicotica in carcere – aggiunge Antoniozzi – ed emerge il solito sospetto che si voglia analizzare un fatto così cruento con il metodo della malattia, negando purtroppo che possano esserci espressioni di profonda cattiveria e crudeltà non mediate da altro”.