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Torre del Greco, soffocò e uccise il figlio: scontro sulla perizia psichiatrica
CRONACA
4 febbraio 2023
Torre del Greco, soffocò e uccise il figlio: scontro sulla perizia psichiatrica
Dopo l’attacco dell’onorevole Antoniozzi di FdI, la replica dei legali della donna: «Commenti faziosi e superficiali, calpestata la presunzione di non colpevolezza»
Alberto Dortucci

Torre del Greco. Una lettera aperta al premier Giorgia Meloni e al ministro della giustizia Carlo Nordio per fare chiarezza sulle «esternazioni» dell’onorevole Alfredo Antoniozzi di Fratelli d’Italia. Rischia di scatenare un «caso politico» la perizia psichiatrica disposta dai giudici della corte d’assise di Napoli per Adalgisa Gamba, la donna di 41 anni accusata di avere ucciso il figlioletto di due anni e mezzo e finita alla sbarra con l’accusa di omicidio premeditato aggravato di essere stato commesso ai danni di un discendente minore: a meno di 24 ore dalle «riflessioni» dell’esponente di FdI alla Camera – impegnato nella revisione degli articoli 88 e 89 del codice penale sull’infermità e la semi-infermità mentale – la difesa di Adalgisa Gamba, rappresentata dall’avvocato Michele Coppola e dall’avvocato Salvatore del Giudice, contesta i «faziosi e superficiali commenti su questioni processuali estremamente complesse e delicate» del vice-capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio. E chiede al premier Giorgia Meloni e al ministro della giustizia di chiarire se le parole dell’onorevole Alfredo Antoniozzi – bollate come gratuite e violente – siano state espresse a titolo personale oppure rappresentino la posizione ufficiale di Fratelli d’Italia.

Il no alla semi-infermità

L’intervento dell’onorevole di FdI non aveva nascosto il proprio disappunto per la decisione dei giudici della corte d’assise di Napoli, sottolineando come «appare perlomeno singolare che una donna normale diventi psicotica in carcere. Emerge il solito sospetto che si voglia analizzare un fatto così cruento con il metodo della malattia, negando che possano esserci espressioni di profonda cattiveria e crudeltà non mediate da altro». Insomma, secondo il deputato, dietro la richiesta di accertamenti sullo stato di salute mentale di Adalgisa Gamba – nota semplicemente come Gisa – si potrebbe nascondere il tentativo di evitare il rischio dell’ergastolo.

La secca replica

Dura la risposta del collegio difensivo della quarantunenne accusata di essere la mamma-assassina del piccolo Francesco: «Le dichiarazioni dell’onorevole Alfredo Antoniozzi ci hanno lasciati senza parole – la premessa dei legali della donna – Ci perplime che il vice capogruppo del primo partito della maggioranza che sostiene l’attuale governo, senza cognizione di causa e senza avere letto un singolo atto del procedimento penale, si lasci andare a faziosi e superficiali commenti su questioni processuali estremamente complesse e delicate. Ci perplime che l’onorevole Alfredo Antoniozzi riporti in una nota pubblica circostanze palesemente false e fuorvianti. Ci perplime che un esponente di un partito di governo che si definisce “garantista” e “liberale”, calpesti, con tale disinvoltura, la presunzione di non colpevolezza sancita dall’articolo 27 della Costituzione, definendo una mera imputata “autrice del terribile omicidio del piccolo figlio. Ci perplime che un parlamentare strumentalizzi un processo così delicato per ottenere un po’ di visibilità e qualche consenso, entrando a gamba tesa in un delicato processo appena iniziato e gettando ombre sull’operato dei giudici della corte di assise di Napoli». Insomma, lo scontro è solo all’inizio.

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