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Rilancio della costa e turismo, Torre del Greco in prima fila per il Puad
CRONACA
6 febbraio 2023
Rilancio della costa e turismo, Torre del Greco in prima fila per il Puad
metropolisweb

Torre del Greco. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba e rappresentata dalla delegata al demanio Alessandra Tabernacolo in prima fila in Regione Campania per tracciare le linee guida del Puad, il Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo.

Un piano fondamentale per il tratto di costa da Napoli e Castellammare e cruciale per Torre del Greco, in funzione dei due interventi previsti per il litorale cittadino: il progetto per il collettamento dei reflui all’impianto di depurazione di Foce Sarno – step fondamentale per il rilancio del tratto di costa di Torre del Greco e per il disinquinamento delle sue acque – e il progetto per la mitigazione del rischio di erosione costiera che consentirà un ripascimento naturale delle spiagge.

Gli aspetti più rilevanti introdotti dal Puad sono: la definizione dei contenuti del Piano Attuativo di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo che devono elaborare i comuni costieri; la previsione di aree di libera e gratuita fruizione nella misura non inferiore al 30% della lunghezza degli arenili e del 30% delle altre superfici demaniali utilizzabili a fini di balneazione; la definizione dei requisiti per la classificazione degli stabilimenti balneari (da 1 a 4 stelle).

Applicando i parametri relativi allo sviluppo turistico, alle caratteristiche ambientali della costa e alla balneabilità delle acque, le 60 città costiere sono state divise in tre categorie: 27 comuni in categoria A a elevata valenza turistica; 29 comuni in categoria B1 (in cui ricade Torre del Greco) a ordinaria valenza turistica; 4 comuni in categoria B2 a limitata valenza turistica.

Entro sessanta giorni dall’adozione del Puad, i sindaci dei Comuni interessati e le associazioni di categoria più rappresentative nel settore turistico balneare, possono produrre osservazioni da far pervenire alla struttura regionale competente in materia.

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