Torre del Greco. «Siamo davanti a un’evidente incapacità amministrativa e a palesate incompetenze gestionali, così ripetitive e conclamate da fare sorgere perfino il dubbio che dietro tutto questo ci possa essere qualche forma di connivenza». Non usa giri di parole Salvatore Quirino – ex assessore all’ambiente e coordinatore per l’area Miglio d’oro di Fratelli d’Italia – nel commentare la decisione della terza sezione del Tar Campania di accogliere il ricorso della Econova, l’azienda di igiene urbana esclusa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba in occasione dell’affidamento della mini-gara da sei mesi in materia di raccolta dei rifiuti, un capitolo già finito nel mirino dei magistrati della Procura di Torre Annunziata che due mesi fa hanno notificato un avviso di conclusione indagini allo stesso primo cittadino e a ulteriori 13 indagati tra dirigenti e funzionari comunali e responsabili della ditta Buttol (premiata allora con l’assegnazione di un appalto in cui era invece arrivata terza, stando a quanto messo nero su bianco dai giudici).
«La decisione del tribunale amministrativo regionale – afferma l’esponente del partito di Giorgia Meloni – oltre a segnare l’ennesima sconfitta dell’attuale amministrazione comunale in materia di contenzioso sui rifiuti, apre il fronte a una più che probabile richiesta di risarcimento danni, che ovviamente andrà a gravare sulle tasche dei cittadini. Cittadini che già pagano una tassa sui rifiuti ai massimi storici per la nostra città e che di contro sono costretti a riscontrare un servizio che definire mediocre è riduttivo».
L’ex assessore all’ambiente ripercorre la storia degli ultimi cinque anni. «Gema, Econova, la stessa Buttol: non c’è causa che il nostro Comune non abbia perso dinanzi al Tar Campania in materia di igiene urbana. Per trovare un procedimento giudiziario in cui al tribunale amministrativo regionale abbia dato ragione all’ente in materia di rifiuti, occorre andare indietro all’ultima amministrazione comunale targata Ciro Borriello, quando cioè il sottoscritto era assessore – conclude Salvatore Quirino – e quando la Tarsu era nettamente inferiore a quella attuale e il servizio resa era su standard qualitativi mai più registrati. Per questo motivo, alle prossime elezioni amministrative Fratelli d’Italia ha deciso di contrapporsi in maniera chiara e decisa a questo modo scellerato di gestire la cosa pubblica, attraverso cui si è persa ogni forma di rispetto nei confronti dei cittadini».
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