Salerno. Dieci arresti (cinque in carcere e cinque ai domiciliari) sono stati eseguiti dai carabinieri di Mercato San Severino nell’ambito di una indagine sullo spaccio di droga nella Valle dell’Irno.
Secondo gli investigatori – coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno – gli indagati avrebbero provveduto alla detenzione, al trasporto e allo spaccio di cocaina, crack, marijuana e hascisc.
Un primo gruppo avrebbe operato tra Baronissi, Pellezzano e Mercato San Severino, mentre un secondo – composto da tre persone legate da vincoli di parentela – nella frazione San Vincenzo di Mercato San Severino.
L’indagine è partita a seguito del duplice omicidio di Vincenzo Salvati e Aniello Califano, avvenuto a Mercato San Severino ad ottobre 2020. L’omicidio, secondo gli investigatori, fu commesso da Vincenzo Ansalone, a seguito di una discussione nata per il mancato pagamento di una fornitura di cocaina.
Nel corso della lite Ansalone esplose sei colpi di pistola S&W calibro 357 Magnum, colpendo Salvati e Califano. Per quell’episodio Ansalone è stato condannato in via definitiva anche per il connesso traffico di stupefacenti.
Dall’omicidio, consumatosi per la gestione delle piazze di spaccio nella Valle dell’Irno, sono scaturite ulteriori indagini. Gli accertamenti hanno portato a ricostruire i nuovi equilibri nella gestione delle piazze di spaccio dopo il duplice omicidio, accertando l’esistenza di nuove associazioni che erano subentrate a quella capeggiata da Salvati.
Scenari da cui è emersa la figura principale di D.V. che oggi è finito in carcere a seguito dell’ordinanza eseguita dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino.