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Il mistero di Diana, sparita dopo l’università. Ricerche tra Somma Vesuviana e Ottaviano
CRONACA
1 marzo 2023
Il mistero di Diana, sparita dopo l’università. Ricerche tra Somma Vesuviana e Ottaviano
Andrea Ripa

Si sono perse le sue tracce da lunedì pomeriggio. Il telefono di Diana ha smesso di squillare poco dopo le 17. Da quel momento il silenzio è diventato assordante e spaventosamente preoccupante. Per i familiari della giovane residente nel Vesuviano e per gli amici e colleghi di università che l’hanno vista per l’ultima volta lunedì mattina, la sua sparizione è inspiegabile. Che fine abbia fatto Diana Biondi, residente a Somma Vesuviana, resta un mistero. Da oltre 30 ore – al momento della chiusura dell’articolo – non si hanno più sue tracce e dopo alcune ore di apprensione i familiari, già nella tarda serata di lunedì, ne hanno denunciato la scomparsa alle forze dell’ordine dopo aver constatato l’impossibilità di contattare la ragazza. Sono pochi gli elementi in possesso dei familiari che agli investigatori hanno raccontato che la giovane si è recata all’Università – è iscritta a Lettere Moderne – e dal pomeriggio ha interrotto ogni tipo di contatto. Nessuno tra parenti e amici è a conoscenza dei suoi movimenti, così il fatto la sua irreperibilità ha messo in apprensione i familiari. La 26enne avrebbe dovuto far rientro a Somma Vesuviana nel pomeriggio di lunedì dopo aver frequentato le lezioni a Napoli, ma dopo l’Università sembra essere sparita nel nulla. Il telefono cellulare risulta sempre spento ed anche il tentativo di contattarla via Whatsapp è finora caduto nel vuoto. Le ricerche da parte degli uomini in divisa sono state avviate in tutto il territorio vesuviano, soprattutto tra Somma Vesuviana e Ottaviano dove la ragazza ha parecchi amici. Sono monitorate dalle forze dell’ordine anche le stazioni ferroviarie, sia quella di Napoli Centrale che quelle della Circumvesuviana. Non è infatti escluso che la studentessa di Lettere Moderne di 26 anni avrebbe potuto prendere un treno per allontanarsi autonomamente. Dubbi che proveranno a fugare nelle prossime ore gli investigatori anche attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza. Nel frattempo si scava nella vita della giovane di Somma Vesuviana, l’obiettivo è capire se fosse in contatto con qualcuno, un amico o un fidanzato a cui avrebbe potuto parlare di un gesto che ancora oggi resta inspiegabile per i familiari che lunedì sera hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Un aspetto fondamentale per chiarire se il suo sia stato un allontanamento volontario oppure no. Partito inevitabilmente anche il tam tam sui social network. I familiari e gli amici hanno fatto circolare un messaggio con la sua foto. «Siamo in apprensione per lei. Se qualcuno ha visto ci avverta», l’appello finito sulle bacheche Facebook. Sono ore di angoscia e paura per i parenti della giovane studentessa vesuviana che sperano di poter riabbracciare quanto prima Diana e provare a capire perché abbia fatto perdere le proprie tracce improvvisamente.

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