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Castellammare. Traforo di Varano, caso in Parlamento. Sarracino e Scotto: «Opera inutile»
CRONACA
3 marzo 2023
Castellammare. Traforo di Varano, caso in Parlamento. Sarracino e Scotto: «Opera inutile»
Tiziano Valle

Finisce in Parlamento il caso dei ritrovamenti di rovine di epoca romana nel cantiere del traforo di Varano. Sono Articolo 1 e Partito Democratico a chiedere un intervento del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per fare piena luce su quanto sta accadendo a Castellammare di Stabia e soprattutto stabilire un piano di tutela dell’immenso patrimonio archeologico della città, per gran parte ancora sommerso. L’interrogazione è a firma dei deputati Arturo Scotto e Marco Sarracino, che ripercorrono gran parte della vicenda relativa all’opera contestata. «Sulla linea gestita da Eav, che collega Napoli con Sorrento sono in corso i lavori per la creazione del secondo binario. Questi lavori interessano in maniera importate il territorio del Comune di Castellammare di Stabia – sottolineano i due deputati – Sul territorio comunale, così come gran parte del territorio vesuviano, insistono insediamenti di epoca romana. Insediamenti che più di una volta hanno reso necessario bloccare i lavori per la scoperta di reperti d’interesse storico». Proprio nei giorni scorsi sono venute alla luce due vasche di epoca romana e soprattutto gli archeologi sono al lavoro da circa un anno nell’area dove insisterebbe la Villa del Belvedere, una delle domus di epoca romana ancora sommerse. «Questo è il terzo ritrovamento e si teme che anche questa volta si proceda come accaduto nella piazza antistante la stazione di Castellammare centro della Circumvesuviana e in via Regina Margherita – ricordano Scotto e Sarracino – In quella occasione scavando a piazza Unità d’Italia vennero fuori dei reperti, il cantiere fu bloccato e i resti ricoperti». I deputati di Articolo 1 e Partito Democratico puntano il dito contro la Soprintendenza, ritenuta poco attenta a quella che è la tutela del patrimonio archeologico di Castellammare: «Quanto sta accadendo ed è accaduto nel silenzio dei vertici della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Napoli e nella caparbietà a rifiutare un confronto dell’Eav è inaccettabile – dicono Scotto e Sarracino – Questa volta si è aperto un cantiere in grande stile sul fronte della collina di Varano, dove sopra ci sono le ville di Stabiae, dando vita ad uno sperpero di risorse per realizzare un tunnel non solo inutile ma anche dannoso». Per questo motivo, i deputati chiedono un intervento deciso del Ministero della Cultura: «Vogliamo capire quali iniziative intende intraprendere affinché sia tutelato il patrimonio archeologico culturale che insiste sul territorio di Castellammare di Stabia e se non ritiene necessario di affidare tutto il territorio comunale di Castellammare al Parco archeologico di Pompei, sottraendolo alla giurisdizione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Area metropolitana di Napoli al fine di dare piena tutela e valorizzazione a all’intero patrimonio archeologico e culturale presente sul territorio cittadino».

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