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Castellammare. Traforo e sottopasso, il Pd stabiese avverte Eav: «Ora risarcire la città»
CRONACA
9 marzo 2023
Castellammare. Traforo e sottopasso, il Pd stabiese avverte Eav: «Ora risarcire la città»
Tiziano Valle

«Lo sviluppo del territorio deve andare di pari passo con la tutela dell’immenso patrimonio archeologico di cui è dotata Castellammare». E’ questa la posizione del Partito Democratico stabiese, che ha incontrato il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, in occasione del sopralluogo al cantiere del traforo di Varano, dove sono stati rinvenuti reperti di epoca romana ora oggetto d’indagini da parte della Soprintendenza. «La realizzazione di stazioni che abbiano insieme alla funzione primaria del trasporto anche quella di tutelare e valorizzare i reperti che stanno affiorando non deve essere una velleità ma può diventare una certezza», dice senza mezzi termini il Pd stabiese guidato dal segretario Giuseppe Giordano e dal presidente Roberto Elefante. I dem chiedono ai commissari prefettizi e all’Eav di farsi promotori di un tavolo istituzionale con Città Metropolitana, Regione e Soprintendenze di Pompei e Napoli «per fare si che in maniera sinergica si gettino le basi per donare la città ed ai suoi cittadini occasioni di sviluppo e progresso anche nel campo culturale». A fronte dello stravolgimento urbanistico e territoriale che sta subendo Castellammare, il Pd stabiese ha ribadito al presidente dell’Eav, De Gregorio «la necessità di dare certezza nell’esecuzione e nei tempi delle opere cosiddette “compensative”: la città attende che inizino i lavori per le aree parcheggio, l’ascensore in piazza Unità d’Italia, la passarella di collegamento con gli scavi di Varano e le altre opere preventivate e discusse nelle sedi istituzionali». Progetti che oggi sono lettera morta, così come la possibilità di riaprire la stazione Terme ipotizzata dalla stessa Eav attraverso un comunicato stampa del 5 maggio 2021 in cui si provava a spiegare i vantaggi che avrebbe offerto una metropolitana cittadina, che oggi sembra abortita: «Abbiamo chiesto al presidente di Eav l’impegno di riaprire la stazione di Terme di Stabia, in vista anche degli interventi che dovranno interessare il complesso di Terme Antiche grazie ai finanziamenti del CIS (a tal proposito chiediamo ai Comissari a che punto e cosa prevede la progettazione, allo stato ancora sconosciuta alla cittadinanza)». L’attenzione è anche rivolto al sottopasso di via Cosenza che andrà a stravolgere dal punto di vista urbanistico il rione San Marco: «Chiediamo ad Eav di chiarire ai cittadini stabiesi quali saranno i reali vantaggi che un’opera di enorme impatto per la nostra comunità porterà alla città di Castellammare in termini di occasioni di crescita e potenziamento della mobilità – si legge nella nota del Pd stabiese – Siamo sempre stati convinti che lo sviluppo del territorio, se proiettato al di fuori di uno schema semplicemente materialistico ed economico, debba necessariamente produrre anche il progresso della comunità che quel territorio vive, progresso inteso come benessere ed avanzamento sociale, ambientale e culturale».

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