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Esenzione ticket ridotta ai poveri: il duello in consiglio regionale
CRONACA
9 marzo 2023
Esenzione ticket ridotta ai poveri: il duello in consiglio regionale
metropolisweb

Esenzioni ticket ridotte per i meno abbienti, duello in consiglio regionale. “Ove i controlli evidenzino l’insussistenza del diritto all’esenzione per reddito, l’Azienda sanitaria locale comunica all’assistito l’elenco delle prestazioni fruite indebitamente in regime di esenzione per reddito ed il corrispondente ammontare della quota di partecipazione alla spesa a carico del cittadino da versare al Servizio sanitario nazionale, assegnando un termine non inferiore a trenta giorni e non superiore a 120 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione entro il quale provvedere al pagamento, ovvero esibire all’Azienda sanitaria locale la documentazione comprovante quanto dichiarato”. È questa una parte dell’articolata risposta che l’assessore al Lavoro della Regione Campania, Antonio Marchiello, ha fornito nel corso del Question Time al consigliere del M5s Gennaro Saiello circa “I mancati rinnovi esenzione ticket per reddito”. Il consigliere ha interrogato la giunta regionale per conoscere cosa la Regione intende fare, nel rispetto della Costituzione e in tempi rapidi, “agli aventi diritto l’esenzione sanitaria in oggetto senza la quale, gli stessi, non potrebbero accedere ai servizi sanitari primari e lasciare che l’Agenzia delle Entrate e Riscossione provveda, nei modi e nei termini di legge, all’accertamento degli “eventuali” debiti, separando, cosi, il riconoscimento del diritto costituzionalmente garantito dal “presunto” obbligo economico ancora in via di accertamento, visto che si tratta di situazioni che presentano palesi e sostanziali irregolarità di notifica, di prescrizione e di merito e, in molti casi, non si sa se sia stata data la possibilità di rateizzare il debito come per legge”. Secondo Saiello questo è “un accanimento inaccettabile da parte di questa amministrazione nei confronti di chi ha bisogno di cure ed e’ in difficolta’. Insieme ad Assoutenti – ha concluso Saiello – continueremo la nostra battaglia in tutte le sedi istituzionali in difesa del sacrosanto diritto alla salute”. In dettaglio, Marchiello ha spiegato che: la contestazione del ticket impropriamente non versato viene effettuata annualmente, sulla base delle verifiche effettuate dal Sistema TS; le Asl procedono, con cadenza annuale, all’invio dell’avviso bonario di pagamento con raccomandata AR per contestare all’utente il ticket evaso in uno specifico anno, senza alcuna sanzione; le attività di recupero degli importi impropriamente non versati dagli assistiti, sono a cura delle Asl che notificano un avviso bonario contenente il corrispondente ammontare della quota di partecipazione alia spesa a carico del cittadino. Sulla somma, da versare entro 90 giorni dalla notifica, non viene applicata alcuna sanzione. Dopo i 90 giorni si farà ricorso a procedure di riscossione coattiva. Sperando che, dopo questo confronto, la situazione degli aventi diritto possa cambiare e tornare ad una normalità accettabile.

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