L’ultimo assist al sindaco di Poggiomarino arriva all’alba del giro di boa del mandato iniziato nel settembre del 2020. Un prolungamento extra dell’avventura da sindaco che nei prossimi giorni potrebbe essere ufficializzata attraverso una comunicazione da parte degli uffici del Viminale. Una formalità che nei fatti allargherà il mandato del sindaco Maurizio Falanga di 8 – al massimo 9 – mesi rispetto alla scadenza naturale. Invece di terminare a settembre 2025, l’avvocato con la passione per la politica lascerà il municipio nella primavera del 2026, quando la città sarà chiamata a tornare al voto per la fine «naturale» del mandato. Ad annunciarlo è lo stesso primo cittadino nel corso di un’intervista per fare un bilancio dei due anni e mezzo alla guida del municipio. «Sarebbe un tempo in più che ci consentirebbe di completare quel piano per le opere che abbiamo iniziato da quando ci siamo insediati», le parole del primo cittadino. «Otto, nove mesi in più perché la finestra di votazioni del settembre 2020 rappresentava un turno straordinario. Per ritornare nel ciclo ordinario, Poggiomarino potrebbe ritornare alle urne nella primavera del 2026», ha aggiunto il sindaco alla guida della coalizione di centrodestra. E in termini di opere da realizzare, oltre a quelle per la rete metano che sono in corso, anche numerosi interventi legati ai finanziamenti del Pnrr che Falanga garantisce rivoluzioneranno Poggiomarino. «Ci troviamo in un momento storico molto importante, i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza ci consentiranno di effettuare interventi importanti su scuole e centri sportivi. Ci proietteranno verso il futuro e garantiranno ai nostri studenti di poter seguire le lezioni in strutture adeguate, al passo con l’ambiente». Nel programma di interventi quelli da realizzare per l’abbattimento degli sprechi energetici e per l’adeguamento delle strutture. Ma nei due anni e mezzo di mandato, contrassegnati anche dalla pandemia per l’emergenza Coronavirus, non sono passati inosservati gli interventi effettuati al parco di Longola. «Che abbiamo tenuto a riqualificare nonostante le tantissime difficoltà e gli impegni economici che il Comune ha dovuto sostenere», precisa la fascia tricolore. «Abbiamo inteso restituire ai poggiomarinesi un parco naturalistico, così da mettere a disposizione di tutti, anche chi non vive questo territorio, di poter utilizzare una struttura che ha anche un alto valore storico. La scoperta di Longola è un’importante testimonianza delle popolazioni che sono passate da questo territorio, su questo parco abbiamo e continueremo a profondere i nostri sforzi».
CRONACA
23 marzo 2023
L’assist al sindaco di Poggiomarino, resterà in carica 8 mesi in più