Nei giorni in cui nelle case di tutta Poggiomarino si festeggiava il Natale, in un appartamento della città vesuviana un giovane papà s’arrendeva tra le braccia della figlia per un malore improvviso. L’iniziativa promossa dall’associazione nata da quella tragedia insegna che anche dai momenti più brutti può nascere qualcosa di buono. E la giornata di screening cardiovascolari organizzata nel nome di Nicola Camicia è il segnale che da una morte si può imparare tanto. «A prenderci cura di noi stessi», dice Carmine che è il papà del fisioterapista morto d’infarto a 49 anni a dicembre scorso. Vive a Perugia dove ha contribuito a rendere il capoluogo umbro un «Comune cardioprotetto» e l’iniziativa sposata dall’amministrazione Falanga nasce proprio dalla possibilità di «evitare tragedie come quella di mio figlio». «Basta bambini orfani e donne vedove», dice mentre guarda nell’aula consiliare la nuora e i nipoti che portano ancora dentro una cicatrice difficile da rimarginare. Si commuove, come Lucia, la figlia di Nicola, ma allo stesso tempo rilancia. «Proprio perché la morte di mio figlio non sia vana, arriverà un’equipe di sanitari da Perugia e venerdì faremo test gratis alla comunità». Gli esami dalle 14,30 nella scuola elementare di via Roma, in quella che sarà una prima tappa di una serie di appuntamenti sul territorio. Così il cuore di Nicola continuerà a battere anche se lui non c’è più. «L’associazione “Dammi solo un minuto” nasce proprio perché in questa nostra vita frenetica c’è bisogno di fermarsi un attimo a riflettere per prenderci cura di noi stessi», spiega mentre annuncia che anche Poggiomarino avrà in futuro una sede dell’associazione. «Vogliamo lanciare un messaggio per la prevenzione», ribadisce insieme ad Enzo Russo responsabile della medicina per lo sport dell’Asl Napoli 3 Sud: «Fondamentale controllare. Sempre, anche da giovanissimi. Ancora oggi leggo storie di bambini che muoiono, come il piccolo di Sant’Antonio Abate su cui saranno fatte delle indagini. La salute è importante, spesso presa sottogamba. Mentre bisognerebbe trasmettere il messaggio per la prevenzione già nelle scuole attraverso seminari agli studenti. Prevenire ci consente di fare tutto. Di praticare lo sport e conoscere i propri limiti. Il mio è un appello che rivolgo soprattutto ai giovani», dice rivolto agli amici del figlio di Nicola, in aula consiliare per stare vicini al giovane ancora scosso per la tragedia. Il ricordo del fisioterapista 49enne tocca al sindaco Maurizio Falanga e al presidente del consiglio comunale Francesco Parisi: «Abbiamo accolto favorevolmente questa iniziativa perché ci consente di ricordare e onorare un figlio di Poggiomarino – spiegano – Un ragazzo speciale per questa comunità, la memoria è importante e non dobbiamo dimenticare Nicola per quanto ha fatto per la comunità. Ecco perché investire nella prevenzione è importante, a volte basta un minuto per restare aggrappati alla vita».
CRONACA
29 marzo 2023
Test cardiaci gratuiti a Poggiomarino nel ricordo di Nicola Camicia