Salerno. Due medici dell’ospedale “Ruggi” di Salerno sono stati condannati per la morte di Alessandro Farina, 13enne deceduto il 26 settembre 2017 per una forma grave di diabete di tipo uno, diagnosticato tardivamente e, secondo la sentenza, curato male.
Il giudice monocratico Cristina De Luca ha condannato per omicidio colposo il medico del Pronto Soccorso e il medico del reparto di pediatria. La decisione è arrivata al termine di un processo definito “devastante” da Tiziana Morra, madre del ragazzo che era presente alla lettura del dispositivo insieme al fratello Francesco, sindaco del comune di Pellezzano.
“Pur sapendo che un processo non ci avrebbe restituito il nostro Alessandro, abbiamo chiesto al nostro difensore, l’avvocato Federico Conte, di battersi affinché la nostra tragedia potesse servire in futuro come monito per l’azienda ospedaliera e per i medici per evitarne altre. Siamo grati – ha concluso Tiziana Morra – al pubblico ministero Licia Vivaldi e al giudice per la loro abnegazione e il loro lavoro”.
La sentenza è stata commentata in una nota anche dall’avvocato Federico Conte, legale della famiglia Morra. “Il diabete di tipo uno è una patologia sempre più diffusa e insidiosa, che colpisce improvvisamente i ragazzi nella fase evolutiva. Per fronteggiarla, le strutture sanitarie devono attrezzare servizi di diagnosi e cura specialistici adeguati alla gravità di questa patologia e alla sua continua evoluzione”, le parole dell’avvocato Conte.
“I fatti emersi durante l’istruttoria dibattimentale impongono, perciò, un profondo ripensamento del modello assistenziale seguito presso l’azienda ospedaliera universitaria di Salerno durante il ricovero del piccolo Alessandro. Il mio pensiero commosso di oggi va alla famiglia di Alessandro e in particolare alla mamma, Tiziana, con la speranza e l’augurio che nella risposta della giustizia possa trovare un po’ di sollievo”.