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Maresca, crociata per «salvare» l’ospedale di Torre del Greco
CRONACA
6 aprile 2023
Maresca, crociata per «salvare» l’ospedale di Torre del Greco
Alberto Dortucci

Torre del Greco. Carenza di personale e lavori fermi da mesi per i sei posti di sub-intensiva, gli esponenti locali e regionali della Lega – insieme a una delegazione di attivisti dell’associazione Pro Maresca – incontrano il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud per fare il punto sullo «stato di salute» del presidio sanitario di via Montedoro.

Un nosocomio finito in diverse occasioni al centro degli spot politici degli esponenti del Pd – a cominciare dal governatore Vincenzo De Luca fino agli «specialisti della sanità» all’ombra del Vesuvio, i consiglieri regionali Loredana Raia e Mario Casillo – eppure rimasto alle prese con criticità irrisolte e incubo tagli.

Problemi sollevati dal consigliere regionale Carmela Rescigno e dalla segretaria cittadina Maria Gabriella Palomba al manager Giuseppe Russo e al direttore sanitario dell’ospedale Maresca: «E’ stata posta l’attenzione sulla carenza di personale nonostante la capienza economica per bandire concorsi – ha sottolineato l’onorevole della Lega – Ma abbiamo avuto rassicurazioni sulla chiusura della procedura per nuovi cardiologi e anestesisti che a breve saranno destinati alle strutture sanitarie dell’Asl Napoli 3».

Non solo: «Abbiamo avuto rassicurazioni sulla ripresa dei lavori inspiegabilmente fermi da tempo per i sei posti di sub intensiva – proseguono Carmela Rescigno e Maria Gabriella Palomba –  Dal nuovo atto aziendale adesso al vaglio della Regione Campania, l’ospedale Maresca continuerà a mantenere un pronto soccorso attivo H24 e a rientrare nella rete dell’emergenza».

Insomma, il quadro (apparentemente) sembra positivo: «Ma non ci fermeremo alle chiacchiere, porteremo avanti nei prossimi mesi la battaglia per il diritto alla salute a Torre del Greco – proseguono gli esponenti della Lega -. Chiederemo subito al governatore Vincenzo De Luca  un incontro per rappresentare la necessità di attivazione delle reti Ima Ictus e Trauma e l’unica soluzione per fare in modo che il 118 possa trasportare il paziente non più nell’ospedale più vicino, ma in quello più idoneo alla cura della patologia tempo dipendente».

Dopo l’incontro c’è stato un confronto con le associazioni a difesa dell’ospedale Maresca attive da tempo sul territorio già a partire dal 2010.

@riproduzione riservata

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