Torre del Greco. Potrebbe durare meno di 48 ore il «sogno» di Michele Battiloro di riportare la Dc sulla scheda elettorale di Torre del Greco con un proprio candidato sindaco. Il verdetto della commissione composta da due rappresentanti della prefettura di Napoli e dal segretario generale ad interim Salvatore Visone è atteso in giornata, ma i rumors provenienti da palazzo Baronale anticipano l’esclusione della Dc dalla prossima corsa alle urne.
D’altronde, il segretario nazionale Antonio Cirillo – eletto a metà febbraio come successore di Mino Martinazzoli, ultimo leader della balena bianca prima della diaspora – aveva già anticipato la volontà di non presentare il simbolo a Torre del Greco.
In aperto contrasto con le direttive nazionali, invece, Michele Battiloro aveva voluto ugualmente scendere in campo – a capo di una lista a gestione evidentemente «familiare» e senza nomi riconducibili allo storica Dc all’ombra del Vesuvio – e ora rischia l’esclusione dalla competizione elettorale.
Ugualmente con il fiato sospeso Domenico Maida, il leader della lista civica Cuore Torrese, già presente alle elezioni del 2018 a sostegno della candidatura a sindaco dell’ex senatore Nello Formisano. Durante i primi controlli, infatti, la commissione avrebbe rilevato alcune anomalie nel simbolo – in particolare, con riferimento alla torre ritenuta eccessivamente somigliante con lo stemma del Comune – e invitato i presentatori a effettuare le modifiche del caso.
Una volta sistemata la «questione-torre» la lista – salvo colpi di scena – dovrebbe essere regolarmente ammessa. Poi si potrà procedere con il sorteggio per individuare il collocamento di tutti i simboli sulla scheda elettorale del 14 e 15 maggio.
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