Mariarosaria Graziuso è stata dimessa dalla clinica di Boston dove è stata operata al cuore, perché affetta da una rara patologia cardiologica. L’ultimo step che ha dovuto superare la piccola del rione Cicerone è stato l’installazione di un pacemaker che aiuterà la funzionalità del suo cuore. Adesso ad attenderla c’è un periodo di controlli negli Stati Uniti, prima del definitivo via libera al ritorno in Italia. Una storia che ha suscitato l’interesse di tutto il territorio quella della famiglia Graziuso che fece partire una raccolta fondi, lo scorso febbraio, per rendere possibile l’intervento salvavita in America. “Maria Rosaria ormai la conosciamo tutti, e tutti ci siamo affezionati a lei”, commenta Alfonso Malafronte, presidente dell’associazione Piccolo Grande Amore che da anni è al fianco della famiglia Graziuso. “Sapevano che sarebbe stato un periodo molto impegnativo, ma questo non li ha fermati, hanno sfidato il tempo per poter aiutare al meglio Maria Rosaria”, dice Malafronte che attraverso l’associazione ha dato vita all’iniziativa delle uova di Pasqua solidali per sostenere la sua battaglia. “La Pasqua è rinascita. E tutti insieme abbiamo sperato e pregato che tutto andasse per il meglio e che il suo cuoricino potesse rinascere – dice Malafronte – Questo periodo ci ha visti impegnati nel progetto della Pasqua solidale dove in cambio di un piccolo contributo si poteva avere un uovo di cioccolato. Il progetto si è concluso il 9 Aprile, giorno di Pasqua e il giorno dopo Maria Rosaria è stata operata”. Qualche giorno fa l’associazione Piccolo Grande Amore ha potuto anche finalmente donare a Maria Rosaria oltre 30mila euro. “Ringrazio tutti i volontari per aver dedicato tempo e risorse a questo progetto, le amministrazioni e i parroci dei comuni limitrofi per l’appoggio e il sostegno”, conclude Malafronte.
CRONACA
28 aprile 2023
Castellammare, la piccola Mariarosaria dimessa dalla clinica di Boston