Una cena che non ha dissipato tutti i dubbi, con l’ultima parola lasciata ad Aurelio De Laurentiis, destinatario dell’assist consegnatogli da Luciano Spalletti. Una serata all’insegna della sincerità, quella andata in scena tra il patron e il tecnico campione d’Italia, in cui si è parlato dell’opzione per il terzo anno contenuta nel contratto di Spalletti e delle richieste del tecnico di una squadra forte oltre che di un riconoscimento economico per chi ha riportato il tricolore a Napoli dopo 33 anni e senza poter contare su un certo Maradona. Una cena che oggi sembra voler suggerire che alla fine il tecnico toscano sia pronto a restare sulla panchina azzurra, forte della promessa che i protagonisti principali della cavalcata di quest’anno resteranno in maglia azzurra. Ma l’attesa resta, perché Spalletti lo dice chiaramente che le decisioni non le annuncia lui, passando la palla al suo presidente: “Fare riunioni nei ristoranti di Napoli – spiega oggi alla viglia del match con il Monza – dove si mangia bene, è bello. E’ venuto fuori tutto molto chiaro ma i dettagli è giusto che li esponga la società quando lo riterrà opportuno. Non posso passare davanti alla società. Io ho detto quello che dovevo dire e sono soddisfatto. Mi hanno dato la possibilità di lavorare portando calciatori giovani carichi di qualità e disponibilità, ci sarà un futuro importante e si può aprire un ciclo qui”. Napoli resta in attesa dell’annuncio ufficiale e intanto continua a godersi il momento. I campioni d’Italia vanno a caccia di nuovi primati. Vincendo domani gli azzurri aggancerebbero l’Inter a quota 15 successi esterni e puntare il record del Milan 2020/21 con 16 vittorie in trasferta. Ma gli azzurri hanno anche l’obiettivo di superare il record di 91 punti di Sarri ottenuto con il Napoli nella stagione 2017-2018. “Domani – dice chiaramente Spalletti – vogliamo vincere, perché vogliamo andare avanti oltre i traguardi. Da qui alla fine vogliamo vincerle tutte, vediamo se ci riusciamo a dare sempre il massimo perché il pubblico e il club lo meritano. E’ un passaggio difficile, nuovo, dobbiamo alternare i festeggiamenti, come è giusto che sia, ma anche giocare un buon calcio come è giusto fare. Ho trovato perfetto quanto fatto con la Fiorentina dopo due notti di festeggiamenti, tutti si aspettavano una squadra più scarica”. L’entusiasmo resta altissimo anche se si pensa al futuro, non solo quello del tecnico. In ballo c’è anche Cristiano Giuntoli, il ds che ha costruito la squadra vincente e che dopo otto anni a Napoli è tentato dalla Juventus, ma che ha anche offerte dalla Premier League: anche lui sarà presto a cena con De Laurentiis per definire il proprio futuro. E poi resta la volontà del patron di tenersi stretti per un altro anno Osimhen e Kvaratskhelia, dovendo al limite rinunciare a Kim Min-Jae che ha una clausola da 50 milioni nel contratto e che è nelle mire di Manchester United e Chelsea. Domani, intanto, c’è il Monza e l’intenzione è quella di dare spazio nel finale di campionato a tutta la rosa: “E’ giusto – sottolinea Spalletti – dare un po’ di spazio a turno a chi non ha giocato tanto prima. Da qui alla fine ne scelgo due o tre a partita cominciando da domani con Berezynski terzino destro”. Con il polacco sperano di trovare spazio anche Simeone, Raspadori, Demme e Gaetano.
SPORT
13 maggio 2023
Spalletti e il Napoli più vicini: “ma parlerà la società”