Torre del Greco. Dal disastro del 2018 alla rinascita del 2023. Dietro l’ottimo risultato al primo turno di Luigi Mennella c’è la (forte) mano del Pd, arrivato a superare i 3.600 voti per una percentuale del 9,15%.
Certo, la media nazionale è lontana – non a caso, i democrat locali tutti schiacciati su Stefano Bonaccini rappresentano una minoranza – ma i segnali di ripresa ci sono tutti.
Non a caso, la più votata dei democrat all’ombra del Vesuvio è un volto nuovo (e giovane) della politica: Valentina Di Donna (1002 voti), destinata a diventare l’erede del padre Ciro Di Donna, già consigliere comunale all’epoca del secondo mandato di Ciro Borriello.
Alle sue spalle due pezzi da Novanta dei Dem: l’ex vicesindaco Michele Polese (943) – legato all’onorevole Lello Topo e tornato in campo per restituire credibilità (e consensi) al circolo locale del Pd – e il casilliano Vittorio Guarino (919), pronto a massimizzare il tandem con Valentina Di Donna.
Ai piedi del podio Olimpia Viscovo (656) – moglie dell’avvocato Raimondo Nappo, alla prima esperienza da candidata – e il segretario cittadino Salvatore Romano (502). Le loro speranze di entrare in consiglio comunale sono legate alla vittoria di Luigi Mennella al ballottaggio.
A chiudere la top 10 della lista Pd – con possibilità di ingresso in consiglio comunale solo in caso di «ripescaggi» legati a nomine in giunta – ci sono: Roberta Ramondo (389) – figlia del dentista Antonio Ramondo, già assessore a Torre Annunziata – Rosamaria Lombardo (162), Giovanna Ascione (158), Raffaele Nocerino (140) e Valeria Ermetto (129).
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