Torre del Greco. L’ultimo regalo è arrivato alla vigilia del turno di ballottaggio destinato a «incoronare» il suo successore. Ma, prima di lasciare palazzo Baronale, il sindaco Giovanni Palomba e la sua carovana del buongoverno hanno firmato un atto destinato a trasformare in realtà un «sogno» inseguito per trent’anni all’ombra del Vesuvio: l’esecutivo guidato dal mobiliere di via monsignore Felice Romano ha approvato, infatti, il progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione della Cittadella dello Sport in viale Europa. Il piano da 8,5 milioni Gli interventi per il futuro Palasport di Leopardi sono stati finanziati con 8,5 milioni dei fondi Pnrr portati a casa dall’amministrazione comunale di Torre del Greco. Il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica rappresenta il primo atto-chiave per l’avvio delle successive fasi di programmazione e delle procedure di gara finalizzate all’aggiudicazione e alla stipula dell’appalto integrato per la costruzione dell’impianto sportivo. «Con questa delibera così come già avvenuto con il progetto preliminare per il porto – la soddisfazione espressa da Giovanni Palomba – si consegna al prossimo sindaco il futuro della nostra città, insieme a un bilancio comunale che ho trovato virtuoso all’atto del mio insediamento a giugno del 2018 e che, a distanza di cinque anni, lascio altrettanto virtuoso al mio successore».
Le opere in cantiere
Il progetto della Cittadella dello Sport rappresenta – sottolinea il primo cittadino – solo la punta dell’iceberg delle opere già in cantiere per cambiare il volto di Torre del Greco. La ricca «eredità» lasciata da Giovanni Palomba spazia tra i 14 milioni di euro dei fondi Pics – 4,4 per il recupero di villa Guerra con la realizzazione di un asilo nido e un milione per la riqualificazione dello stadio Amerigo Liguori – e i 46 milioni e spiccioli dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra i progetti finanziati – insieme alla cittadella dello sport – ci sono, tra gli altri, la piscina comunale in viale Europa (2,7 milioni), la riqualificazione di via Litoranea (8,5 milioni) e delle palazzine popolari di via Lamaria (8,6 milioni), il restauro di palazzo Baronale (1,6 milioni) e degli ex Molini Meridionali Marzoli (7 milioni). Infine, le opere pubbliche finanziate con i fondi comunali: riqualificazione del plesso Orsi (2,2 milioni), ampliamento della strada di accesso a Villa delle Ginestre (900.000 euro); finanziamenti alle scuole del territorio per la realizzazione di campetti, orti sociali ed altri interventi; concorso per 32 assunzioni a tempo indeterminato part-time. «Interventi che testimoniano il lavoro portato avanti in questi 5 anni – conclude Giovanni Palomba – e che lascio al futuro sindaco».
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