“Rispetto e gentilezza contro la violenza”. È stata una mattinata ricca di emozioni quella vissuta da alunni e insegnanti della classe 3 C della scuola secondaria di primo grado 88^ Eduardo De Filippo di Napoli, che nelle sale di Città della Scienza hanno ritirato il premio come primo classificato per il cortometraggio realizzato al concorso “Bulli di sapone”.  “Il video è stato realizzato per coinvolgere i ragazzi in un percorso di  prevenzione del bullismo e cyberbullismo con lo scopo di sensibilizzare sul tema del rispetto e dell’accettazione della diversità dell’altro – spiegano i docenti Alfonso Tortora e Assunta Valente -. Si è utilizzata l’ironia tipica della commedia napoletana prendendo spunto dal grande artista Massimo Troisi”. La clip inizia con la scena di un ragazzo vittima di bullismo e cyberbullismo che si rivolge disperato a San Gennaro. Il ragazzo è stato più volte picchiato e deriso sui social per la sua disabilità. Invoca il Santo proprio perché crede che solo un miracolo possa aiutarlo a risolvere questa situazione altrimenti insuperabile.“Il lancio del pallone rappresenta l’idea di una soluzione non violenta  basata sulla condivisione della problematica con i suoi compagni”, aggiungono i docenti. La vittima si presenta con i suoi compagni dinanzi ai bulli incutendo loro paura. I bulli indietreggiano alla vista del gruppo, manifestando tutta la loro vulnerabilità. Vengono sorpresi, però, dalla differente modalità di reazione: anziché innescare uno scontro violento, la vittima propone una partita a calcio. Sceglie insomma la strada della gentilezza e del rispetto per combattere la violenza subita.“Il video termina con lo scorrimento di immagini pubblicate sui social di una gara dove tutti sono amici, dove non esistono forti e deboli ma solo ragazzi che gioiscono insieme”, concludono gli insegnanti.La stessa diversità tanto presa in giro precedentemente diventa una ricchezza da proteggere e preservare dagli stessi bulli che si rendono conto che un problema fisico non costituisce barriera nè è sintomo di debolezza. Il miracolo sono i ragazzi che hanno risposto superando le barriere alzate dalla violenza nei riguardi della diversità diventando portatori di empatia e gentilezza.