Castellammare. Una barca senza meta, senza rotta, senza vento, con a bordo otto vite lasciate a sé stesse.Un relitto che abita il mare e che rivive costantemente il ricordo della sua tragedia.Una tragedia figlia della disperazione, che si compie in nome di una speranza che fa da scheletro all’uomo che è stato abbandonato. E’ il ‘Relitto’ in scena al Supercinema di Castellammare di Stabia con regia di Silvana Pirone, assistente Paolo Blasio, lavoro finale di uno dei gruppi di giovani attori de La Ribalta, la scuola fondata e diretta da Marianna De Martino. In scena la trasposizione dell’eterna disperazione dell’uomo che nel male ha perso la sua rotta e, impazzisce rivivendo, come in un girone dell’inferno dantesco, il suo ‘ peccato’. Le musiche seguono due scelte completamente opposte ma convergenti in questo spettacolo, da un lato musiche religiose e requiem, da un altro una ninna nanna molto dolce che accompagna due momenti molto toccanti. Uno spettacolo coinvolgente e che ha scosso gli spettatori che hanno provato una forte emozione. Nell’occasione è stato consegnato il diploma che si consegue, dopo i 5 anni di scuola, con un esame con la docente Silvana Pirone rappresentato proprio dalla partecipazione da protagonisti dei diplomandi allo spettacolo. Quest’anno si sono diplomati Antonio Fagà, Michelle Iacone, Margherita Pfeiffer e Erica Tortorizio. Con loro sul palco Armando Abagnale, Giovanni Borrelli, Antonella Martoriello e Antonio Tortora.
CRONACA
15 giugno 2023
Relitto, gli allievi della Ribalta incantano il Supercinema