Tracciare una linea tra passato e futuro, fotografando il presente: questo è l’obiettivo del Bilancio di Sostenibilità, un documento che racchiude gli impegni e le ambizioni di chi lo redige, con particolare attenzione a ciò che è stato fatto fino a quel momento. Nel caso di Gori, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in 74 comuni della Campania, tra le province di Napoli e Salerno, al suo quarto documento di rendicontazione non finanziaria (o “Bilancio di Sostenibilità”, ndr) si è deciso di organizzare le azioni, dando loro un perimetro e, soprattutto, una linea: un traguardo raggiunto, ma soprattutto un orizzonte a cui tendere. «Il documento – spiegano i vertici Gori – è nato dall’ascolto e dalla partecipazione del territorio gestito ed è stato redatto durante una rivoluzione normativa sui temi della tutela dell’ambiente, della società e dell’economia. Il risultato è un documento che offre una panoramica completa degli obiettivi a medio e lungo termine che l’azienda si è prefissata, con una comunicazione trasparente sui risultati raggiunti durante tutto il 2022». Uno dei temi principali è stato quello legato alle Azioni per l’acqua. La dispersione idrica è un fenomeno fisiologico presente in tutte le infrastrutture idriche ed è dovuta a diversi fattori. In Italia, il 47,6% dell’acqua prelevata non raggiunge l’utente finale, con punte che superano il 55% in alcune aree del Mezzogiorno. «“Azioni per l’Acqua” – si legge nel bilancio – è un progetto che mira alla tutela della risorsa idrica e alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione. Esso viene realizzato in collaborazione con l’Ente Idrico Campano e la Regione Campania, finanziato attraverso i fondi REACT-EU e PNRR. Il progetto prevede diverse aree di intervento, raggruppando i comuni in 5 livelli di “criticità” in base ai rispettivi volumi di perdite idriche annue. Nel 2018, le perdite idriche registrate ammontavano al 54,2%. Grazie agli interventi attuati, Gori è riuscita a ridurre tale percentuale al 47,51%, registrando una diminuzione del 6,08%. Lo studio e il monitoraggio delle reti, unitamente ad una serie di interventi di ammodernamento e digitalizzazione delle infrastrutture, permetteranno una drastica riduzione degli sprechi, pari a circa il 50% nel prossimo triennio». Anche la depurazione svolge un ruolo fondamentale nella valorizzazione della risorsa idrica secondo i principi dell’economia circolare. Essa consente il riutilizzo dell’acqua depurata e il recupero di risorse materiali ed energetiche dalle acque reflue. Gli impianti di depurazione, visti in questa prospettiva, sono considerati vere e proprie fabbriche verdi che trasformano sostanze di scarto in prodotti utili. Ad esempio, i fanghi di depurazione possono essere convertiti in risorse da cui recuperare materia ed energia. Gori ha presentato progetti al PNRR per l’adeguamento infrastrutturale necessario a trasformare effettivamente i depuratori in fabbriche verdi. I depuratori interessati dalla fase di progettazione preliminare sono Nocera Superiore, che si è candidato al primo posto nella graduatoria nazionale, Scafati e Area Nolana. Tutti questi progetti si concentrano sulla valorizzazione energetica dei fanghi e prevedono la riorganizzazione del comparto di digestione anaerobica esistente, nonché la produzione di energia da fonti rinnovabili mediante l’installazione di pannelli solari. Un altro obiettivo resta quello del risparmio energetico: a partire da giugno 2021, il costo dell’energia elettrica è aumentato in modo esponenziale e continuo, raggiungendo nell’agosto 2022 un valore di 0,543150 €/kWh per il PUN (Prezzo Unico Nazionale), rispetto ai 0,112395 €/kWh dell’anno precedente. In termini percentuali, durante gran parte del 2022, i prezzi al consumo dell’energia sono aumentati del 400-500% rispetto al periodo precedente alla pandemia. In questo contesto, Gori ha ottenuto ottimi risultati nell’efficienza energetica durante il 2022. Gli interventi completati hanno portato a una riduzione complessiva di 8.624.513 kWh, equivalente a 31.048 GJ, e a una riduzione di 3.736.139 kg di CO2. Ciò ha comportato un risparmio di spesa di oltre 3.000.000 di euro. La tutela dell’ambiente parte dalla difesa del fiume Sarno. Gori, nel settore in cui opera, ricopre un ruolo fondamentale per l’ecosistema del territorio in cui si trova. In particolare, il progetto “Energie per il Sarno” rappresenta un’azione decisiva per la salvaguardia dell’omonimo fiume, che è l’arteria principale del territorio di competenza. Il disinquinamento del Sarno non solo restituirà alla comunità un ecosistema sano, ma dimostrerà anche l’impegno concreto dell’azienda in termini di responsabilità sociale e ambientale. Secondo il programma, entro il 2025, saranno completate le seguenti attività: eliminazione di 113 scarichi in ambiente; completamento degli schemi fognari e depurativi dei comuni del bacino idrografico, con il collegamento alla rete di depurazione di 421.000 abitanti e la fornitura del servizio fognatura per altri 88.000 abitanti; trasformazione degli impianti di trattamento in fabbriche verdi, al fine di migliorare la sostenibilità economica e ambientale. «Al 31 dicembre 2022, sono stati chiusi ulteriori 8 scarichi e complessivamente sono stati collegati alla rete di depurazione 37.569 abitanti. Attraverso il portale www.energieperilsarno.it è possibile monitorare in tempo reale l’evoluzione e i progressi del progetto. Ad oggi, alla fine del primo semestre del 2023, sono stati chiusi 30 scarichi e sono stati collegati alla rete di depurazione circa 107.500 abitanti», si infine legge nel bilancio.
CRONACA
7 luglio 2023
Gori e la sostenibilità, un patto per l’ambiente