L’etichetta sulla bottiglia di vetro parla chiaro «Vinas de Balbo», un vino pregiato di origine argentina nella versione Magnum da un litro. Difficile da trovare nelle enoteche italiane figuriamoci quelle di Torre Annunziata perché ovviamente non richiesto se non da intenditori di bollicine disposti magari anche a sborsare qualche euro in più. Un vino però facilmente reperibile invece in Spagna e Argentina, anche nei supermercati. Era quello che custodiva «gelosamente» un uomo che assieme ai suoi amici viaggiavano su di una autovettura a Torre Annunziata. Lui, 27enne di origine argentine ma da tempo residenti a Parigi, in Francia, era sul sedile posteriore, mentre gli altri due amici uno al volante e uno al posto passeggero e mai avrebbero immaginato che la loro corsa si fermasse a Torre Annunziata, in via Vittorio Veneto davanti a quelle pattuglie dei carabinieri che stavano controllando la città. Sono da poco passate le 22. L’auto procede in pieno centro in direzione centro storico. Nei pressi dell’autostrada c’è un posto di blocco composto da una pattuglia del nucleo radiomobile di Torre Annunziata e una dei militari della stazione di Boscoreale. I militari, come normale routine, intimano l’alt al conducente del veicolo che senza troppi problemi si ferma. I due vengono identificati ma la curiosità investigativa dei carabinieri si concentra sul terzo passeggero. E’ straniero, risponde in francese ai militari che gli chiedono le generalità che però non ha. I carabinieri non trovano nemmeno nessun bagaglio visto che i suoi amici avevano invece spiegato che era appena arrivato dalla Francia e che sarebbe rimasto qualche giorno a Torre Annunziata come loro ospite. Tra le mani tiene stretta una busta. Un atteggiamento che insospettisce subito i carabinieri che gli chiedono di mostrare il contenuto nella busta. Dallo shopping spunta una bottiglia di vino. L’etichetta gialla e la scritta suggeriscono subito che all’interno ci sia del vino bianco ma il tappo e il vano tentativo del 27enne di sottrarlo alla curiosità dei militari diventano un indizio. I carabinieri decidono così di approfondire. Pochi secondi per stappare la bottiglia ma non per brindare, al contrario per accertare che in quella bottiglia non ci fosse vino che per sei mesi è stato custodito in botti di legno francese, ma dall’aroma che ne spunta fuori si capisce subito che dentro c’è droga. Liquida. Un litro di cocaina purissima dal valore di almeno diecimila euro. Quasi il triplo del costo della bottiglia di vino insomma. Un metodo efficace e innovativo per trasportare la sostanza stupefacente. La polvere viene sciolta in alcuni solventi e una volta a destinazione, con trattamenti chimici specifici, può essere trasformata nuovamente nella sua forma originale. Con questo metodo diventa difficile da rilevare ma facile da confondere e portare con sé. Il cittadino francese ha provato a smontare la tesi spiegando che si trattasse prima di latte, poi di latte di mandorla, poi di non sapere che fosse cocaina e che così l’aveva acquistata. Ovviamente una serie di giustificazione alle quali i carabinieri non hanno minimamente creduto. Dagli accertamenti, infatti, effettuati tramite i narcotest in dotazione a ogni comando, i carabinieri hanno scoperto che il liquido biancastro nella bottiglia non era certamente vino bianco, latte di mandorla o liquore al cocco ma cocaina. 1,125 litri il totale di stupefacente pronto per essere trattato e solidificato nella sua forma originale. L’uomo, poi identificato come 27enne di origini argentine ma da tempo in Francia, è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio. E’ ora in carcere, in attesa di giudizio. Sarà difeso nella prossima udienza per la convalida del fermo dall’avvocato Adriano Ferraro. Un ritrovamento inquietante che senza dubbio apre una pista investigativa sul possibile traffico di droga. Che questa sia arrivata già liquida direttamente dalla Francia o che venga invece confezionata a Torre Annunziata non è ancora accertato e sul caso i carabinieri, su ordine della Procura di Torre Annunziata, hanno avviato una serie di verifiche. Sotto i riflettori investigativi anche il 27enne incensurato: da capire quali siano i rapporti con gli altri due «amici» torresi, come sia e quando arrivato dalla Francia e soprattutto a chi era destinata quella bottiglia che potrebbe far parte di un carico.
TORRE ANNUNZIATA
8 luglio 2023
La nuova strategia dei clan di Torre Annunziata, in commercio cocaina liquida nelle bottiglie di vino