Torre del Greco. L’unità del centrodestra all’ombra del Vesuvio dura solo 24 ore, il tempo necessario al commissario cittadino di Forza Italia a prendere le distanze dal documento sottoscritto da tutti i consiglieri comunali e i presentatori delle liste a sostegno della candidatura a sindaco di Ciro Borriello alle ultime elezioni. «Apprendo con piacere la notizia della volontà di ricompattare lo schieramento di centrodestra di Torre del Greco – la premessa di Dario Colombo, da tre anni alla guida dei berluscones della quarta città della Campania – Devo, tuttavia, rilevare che non si può parlare di unità perché Forza Italia non era presente al tavolo né era stata ufficialmente invitata all’incontro».
In realtà, a rappresentare gli azzurri c’erano l’ex vicesindaco Enrico Pensati – co-presentatore della lista alle ultime elezioni, poi indicato come portavoce del centrodestra – e Michele Langella, assente per motivi personali. «Mi sorprende che politici del calibro di Alfonso Ascione possano pensare di invitare a un incontro del genere un co-presentatore della lista e non i riferimenti ufficiali del partito – la stoccata di Dario Colombo – Credo non sia stata una scelta corretta».
Immediata la replica del neo-portavoce del centrodestra: «Ho già chiarito a tutti che non era e non è mia intenzione ricoprire ruoli di partito – la risposta di Enrico Pensati – Ma abbiamo il dovere morale di interrogarci sulla assenza in città di una chiara e coerente linea politica. Il commissario cittadino di Forza Italia anziché polemizzare e lamentare le assenze ai tavoli si rendesse conto che guida un partito nazionale, l’ unico di centrodestra schierato apertamente a sostegno di Ciro Borriello. Agli azzurri spetterebbe il ruolo di guida della coalizione, invece attendono passivi le convocazioni e gli indirizzi che altri propongono trovando, paradossalmente, pure il tempo per criticare e minare io l’operato di chi si impegna e lavora per la compattezza della coalizione».
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