Torre del Greco. Non sono mancati momenti di tensione durante le frenetiche trattative per garantire una sistemazione alle famiglie sfollate dai quattro fabbricati a ridosso della palazzina venuta giù tra corso Umberto I e vico Pizza.
E davanti alle (legittime) proteste di chi rischiava di restare senza un tetto sotto cui dormire, il sindaco Luigi Mennella – prontamente rientrato dal mare alla notizia del crollo – non ha trattenuto un moto di stizza: «Se vi sedete e risolvete il problema voi, vi sono grato», ha sbottato il primo cittadino con una donna preoccupata dalla mancanza di soluzioni per la notte. E poi: «Chiamate davanti a me all’hotel in cui dite ci sono posti, se ci sono pago io personalmente».
È successo all’interno del centro operativo comunale allestito nella sala giunta palazzo Baronale per gestire l’emergenza: davanti all’assenza di camere per gli sfollati (o a soluzioni poco «gradite» perchè ritenute eccessivamente lontane dal centro storico) gli animi si sono inevitabilmente accesi.
La discussione si è animata, qualche dirigente comunale – arrivato a stretto contatto con gli sfollati – è stato accompagnato nella stanza del sindaco (dove si erano già rifugiati il vicesindaco Michele Polese e la dirigente all’avvocatura Luisa Sorrentino) mentre il comandante della polizia municipale Salvatore Visone si è messo a filmare tutta la scena con lo smartphone.
Una decisone – giustificata con la necessità di riprendere eventuali reati – capace di scatenare la reazione di qualche donna, pronta a inveire «a distanza di sicurezza» e sotto lo sguardo di diversi carabinieri presenti nel Coc all’indirizzo del capo dei vigili urbani.
Solo al termine di diversi minuti di «discussione» è stato possibile ripristinare la calma in municipio. Così il sindaco Luigi Mennella – una volta recuperato il numero grazie all’aiuto di uno degli sfollati – ha telefonato personalmente all’hotel Poseidon per provare a recuperare le camere necessarie a garantire una sistemazione a tutti gli sgomberati dai fabbricati a ridosso della palazzina crollata.
Ma, intanto, i video della «gestione dell’emergenza» stavano già circolando tramite whatsapp di smartphone in smartphone.
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