Torre del Greco. Da decenni rappresenta l’unico stabilimento industriale della quarta città della Campania, capace di assicurare lavoro (e tranquillità economica) a centinaia di operai. Ma ora una nube scura si allunga sul futuro dell’Officina Trenitalia di Santa Maria la Bruna, la fabbrica in cui si effettuano le riparazioni e le manutenzioni delle carrozze dei convogli Fs. A lanciare l’allarme – alla luce della mancanza di investimenti dell’azienda e del preoccupante trend occupazionale all’interno dello stabilimento di viale Europa – sono i sindacati di categoria, a partire dalla Fit Cisl Campania.
La nota della Cisl
I timori sul futuro occupazionale degli operai sono stati messi nero su bianco in un nota congiunta firmata dal segretario generale Alfonso Langella della Fit Cisl Campania e dal segretario regionale Massimo Aversa: «Esprimiamo forte preoccupazione per la situazione dei lavoratori impiegati nell’officina Trenitalia di Santa Maria la Bruna. Nonostante gli obiettivi raggiunti in termini di produzione, grazie alla collaborazione del personale e della dirigenza locale, a oggi non c’è stato alcuno impegno da parte dell’azienda per investimenti futuri – la denuncia dei vertici del sindacato -. Come Fit Cisl Campania chiediamo da mesi un incontro sul futuro di Santa Maria la Bruna e, alla vigilia della visita al sito di Torre del Greco, programmata per martedì 25 luglio dall’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, ribadiamo la necessità di chiarezza e programmazione».
Il calo degli operai
Una preoccupazione «giustificata» dai numeri dell’Officina Trenitalia: «Questa incertezza – aggiungono Alfonso Langella e Massimo Aversa – è ancora più preoccupante perché lo stabilimento è situato in una zona che ha già grandi difficoltà occupazionali. Gli ultimi dati in nostro possesso attestano un calo di oltre 100 unità negli ultimi cinque anni. Attraverso il confronto e l’apertura del dialogo con le parti sociali, siamo certi che si possa fare molto di più, valorizzando le maestranze. Auspichiamo che i settori Risorse umane, in primis, e la Linea manutenzione di Trenitalia vogliano evitare l’ennesimo scontro. Le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale del lavoro e i lavoratori sono pronti a tutto pur di invertire la rotta e porre fine a questa situazione divenuta ormai insostenibile».
@riproduzione riservata