Torre del Greco. Nell’anno del boom turistico e della riscoperta di mare e montagna dopo il complicato biennio post-pandemia, la casta di palazzo Baronale non parte per le vacanze e si regala un’estate d’oro all’insegna della caccia ai gettoni: ferie ridotte al minimo sindacale – in tutto solo quattro giorni effettivi di stop – e fino a 5 riunioni al giorno in municipio, al costo di 150 euro per ogni «politico stacanovista» delle commissioni consiliari. Insomma, il «nuovo corso» promosso da Luigi Mennella – pronto a lanciare alla guida dell’assise cittadina il fedelissimo Gaetano Frulio, già presidente del consiglio comunale di Giovanni Palomba – sembra avere subito ereditato le «cattive abitudini» del passato. Con buona pace del cambiamento e dei tagli alle spese annunciati in campagna elettorale.
Il tour de force
Il calendario dei lavori delle cinque commissioni consiliari di palazzo Baronale è stato messo nero su bianco a poche ore dall’elezione-bis di Gaetano Frulio. Partendo da una precisa esigenza della nuova amministrazione comunale di centrosinistra: recuperare il tempo perduto e smaltire tutte le pratiche rimaste, inevitabilmente, bloccate durante la campagna elettorale. Di qui, la decisione di fissare la bellezza di 18 riunioni ogni settimana. E se il martedì, il mercoledì e il giovedì sono previste «solo» tre commissioni consiliari – un numero gà elevato per studiare e trattare adeguatamente i provvedimenti al vaglio dell’amministrazione comunale – il lunedì le riunioni salgono a quattro e il venerdì, addirittura, a cinque. Tradotto in «soldoni» a carico della collettività: un «zelante» consigliere comunale può arrivare a costare fino a 150 euro per un venerdì di «intenso lavoro» a palazzo Baronale. Altro che salario minimo.
La cumulabilità
La spesa-record è possibile grazie a una modifica del regolamento comunale voluta – all’epoca in cui era presidente della commissione affari generali – proprio da Gaetano Frulio: il «correttivo» approvato poi in consiglio comunale introdusse la possibilità di cumulare i gettoni di presenza di una stessa giornata – fino a quel momento i consiglieri comunali venivano «ricompensati» con 32,50 euro al giorno, a prescindere dal numero di commissioni consiliari a cui partecipavano – e si è rivelato una vera e propria «manna» per la casta. Dopo le polemiche e le proteste, il successivo tentativo di tornare al passato venne stroncato in aula. Adesso le «persone perbene» subentrate a palazzo Baronale potrebbero provare a ripristinare il vecchio sistema per riportare i costi della politica a cifre accettabili per la collettività.
Le ferie ridotte
Eventuali provvedimenti, tuttavia, saranno evidentemente presi in considerazione solo a settembre. Perché l’unico taglio effettuato fino a oggi da Gaetano Frulio riguarda le «ferie» dei politici. Se in passato le commissioni consiliari fermavano i lavori fino a tre settimane, quest’anno le vacanze della casta – comunicate ufficialmente dal capo dell’assise – saranno solo da 12 agosto al 20 agosto. Esclusi sabato, domenica e ferragosto – giorni in cui le commissioni non si sarebbero, comunque, riunite – solo 4 giorni di stop. Per un’estate d’oro all’insegna della caccia ai gettoni.
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