MILANO – Il 7 settembre si è tenuto a Casa Xiaomi l’evento “Every Green Action Matters”, che ha riunito rappresentanti di Xiaomi e Amazon Alexa insieme a figure istituzionali e rappresentanti del Politecnico di Milano per discutere lo stato attuale delle Smart Home in Italia e l’impegno nella sostenibilità.
Le Smart Home stanno rapidamente diventando una realtà comune in tutto il mondo, trasformando la vita quotidiana attraverso soluzioni tecnologiche intelligenti che promettono efficienza e sostenibilità. In questa prospettiva, due colossi dell’innovazione, Xiaomi e Amazon Alexa, si sono uniti per sottolineare l’importanza della sostenibilità nelle Smart Home e il loro impegno nello sviluppare prodotti e soluzioni che abbiano un impatto positivo sull’ambiente, prendendo come punto di partenza gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio del Politecnico di Milano e le nuove normative europee sull’eco-design e sugli imballaggi eco-friendly proposte dalla Commissione Europea.
L’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano ha rivelato che l’adozione delle soluzioni Smart Home sta crescendo in modo costante in tutta Europa, Italia compresa, con un significativo aumento negli ultimi anni. Ciò significa che sempre più famiglie stanno abbracciando tecnologie intelligenti per controllare l’illuminazione, il riscaldamento, la sicurezza domestica e molto altro. Questa tendenza non solo migliora la qualità della vita, ma contribuisce anche a ridurre i consumi energetici, con un impatto positivo sull’ambiente.
Nel contesto italiano, il mercato delle Smart Home ha registrato una crescita dell’18% nel 2022 rispetto al 2021, raggiungendo un valore di 770 milioni di euro. Le motivazioni principali per l’acquisto sono legate al comfort (43%, +5% rispetto al 2021), alla sicurezza (26%, +4%) e alla possibilità di controllare i consumi (16%, +7%).
L’aumento dei costi energetici ha spinto gli italiani a prestare maggiore attenzione al risparmio energetico, sfruttando anche le tecnologie smart. Il 91% degli italiani è interessato al risparmio energetico all’interno delle proprie abitazioni. L’utilizzo dei dispositivi Smart Home potrebbe contribuire a ridurre i consumi energetici annuali del 23% per il riscaldamento e del 20% per l’elettricità, con un risparmio medio di 330 euro all’anno per un bilocale di 70 mq e fino a 460 euro per un trilocale di 110 mq.
Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, ha dichiarato: “Negli ultimi mesi in Italia abbiamo assistito a una crescente domanda e offerta di soluzioni smart per la casa. Da un lato, le principali aziende del settore stanno ponendo maggiore attenzione al risparmio energetico e all’espansione dei servizi per la smart home, mentre i consumatori si dimostrano sempre più capaci di gestire le applicazioni associate agli oggetti smart, con un aumento del 24% rispetto al 2021”.
Tuttavia, tra i consumatori, la connessione tra “risparmio energetico” e “tecnologia smart” non è ancora ampiamente diffusa: gran parte degli italiani adotta comportamenti virtuosi per risparmiare energia (81%) o acquista dispositivi elettrodomestici più efficienti (42%), mentre pochi utilizzano i dispositivi smart per il monitoraggio in tempo reale dei consumi (17%), la gestione del riscaldamento e del raffrescamento tramite app (11%), l’uso di sistemi di accumulo e autoproduzione da fonti rinnovabili (4%) o funzionalità specifiche per ottimizzare i consumi (2%).
La gestione della Smart Home rimane frammentata per gli utenti, ma si notano miglioramenti: il 34% utilizza un’unica app per gestire più dispositivi (+11% rispetto al 2021), nella maggior parte dei casi dello stesso brand (22%, +6% rispetto al 2021), ma anche di brand differenti (12%, +5% rispetto al 2021). Gli utenti desiderano una completa integrazione e comunicazione tra i dispositivi smart installati, in grado di agire in autonomia.
L’innovazione è fondamentale per tutti. L’AIoT e i dispositivi intelligenti stanno sostituendo sempre più gli elettrodomestici tradizionali, supportando una visione in cui la tecnologia deve essere semplice, versatile e completa, rendendo la vita quotidiana confortevole e sostenibile. La combinazione di AIoT, che offre digitalizzazione e connettività tra i sistemi, e intelligenza artificiale, che ottimizza la gestione del sistema stesso, sarà fondamentale per aumentare la stabilità del sistema Smart Home e migliorarne l’efficienza energetica.
Nel 2022, Xiaomi ha destinato oltre il 50% delle spese totali alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie pulite, impegnandosi a riciclare oltre 38.000 tonnellate di rifiuti elettronici tra il 2022 e il 2026 e a utilizzare il 100% di energie rinnovabili entro il 2040. Questo piano rientra nella Zero-carbon Philosophy di Xiaomi, che mira a raggiungere la neutralità carbonica e promuovere l’efficienza energetica attraverso la produzione intelligente.
Andrea Crociani, Marketing Manager di Xiaomi Italia, ha dichiarato: “La sostenibilità è una delle sfide principali del nostro tempo, e la Smart Home può svolgere un ruolo cruciale nel contribuire a risolvere questa sfida. Il nostro impegno per la sostenibilità è una parte fondamentale della nostra missione, e stiamo lavorando per offrire ai nostri clienti soluzioni convenienti e rispettose dell’ambiente. Non solo stiamo creando un ecosistema interconnesso che permetta all’utente di adottare configurazioni più sostenibili, ma ci impegniamo nell’elevare la consapevolezza legata alla tutela dell’ambiente in tutta la nostra filiera produttiva, dalla riduzione degli imballaggi di carta e plastica al riciclo e al ricondizionamento dei nostri prodotti”.
La forza sostenibile della Smart Home sta crescendo, e aziende, istituzioni e associazioni stanno svolgendo un ruolo chiave nella definizione di un futuro più verde. Xiaomi e Amazon Alexa stanno lavorando per sviluppare prodotti e soluzioni che migliorino l’efficienza energetica e riducano l’impatto ambientale, utilizzando materiali eco-sostenibili e imballaggi riciclabili. Entrambe le aziende accolgono positivamente la revisione in corso delle normative sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio proposte dalla Commissione Europea, auspicando un’armonizzazione delle regole che renda il mercato sempre più integrato.
In rappresentanza delle istituzioni e delle associazioni di categoria, hanno partecipato Eleonora Faina, Direttrice Generale di Anitec-Assinform, che rappresenta oltre 700 aziende nel campo dell’Information e Communication Technology, e i membri del Parlamento Europeo Patrizia Toia e Silvia Sardone (in collegamento remoto). Si è discusso delle recenti proposte in tema di eco-design e packaging eco-friendly, con un focus sull’impatto sull’industria digitale e tecnologica e sugli obiettivi ambiziosi delle Istituzioni Europee per completare la transizione ecologica.
Eleonora Faina ha commentato: “Il digitale ha un ruolo fondamentale nell’accelerare la transizione ecologica, consentendo soluzioni innovative per la vita quotidiana. Come associazione, siamo impegnati a promuovere soluzioni innovative per trasformare il nostro quotidiano, dimostrando che ogni azione ha un ruolo cruciale per il futuro sostenibile”.