Iscrizioni elettorali all’interno di una casa: questa la nuova scoperta emersa nel corso degli ultimi scavi nell’area centrale dell’antica Pompei. La notizia della scoperta è stata riportata dalla rivista scientifica del Parco, l’E-Journal degli Scavi di Pompei. Precedentemente, i nuovi scavi in corso finalizzati a migliorare le condizioni di conservazione delle case e botteghe lungo via di Nola, avevano portato alla luce una natura morta con focaccia e calice di vino.
Questa volta invece sono state rese note le iscrizioni elettorali, ovvero, l’equivalente dei manifesti elettorali che ancor oggi vediamo affissi nelle nostre città in tempi di propaganda elettorale.
La particolarità di questa scoperta sta proprio nel luogo in cui è stata fatta: normalmente infatti, le iscrizioni elettorali vi si trovavano all’esterno di edifici, dove tutto il popolo poteva leggere i nomi dei candidati alla magistratura della città. Questa volta invece sono state ritrovate all’interno di un larario, parte della casa dedicata principalmente ai culti. L’isolita posizione di ritrovamento delle iscrizioni, può trovare una spiegazione da fatto che, probabilmente, all’interno di questa abitazione, vi era in corso la vera e propria organizzazione della propaganda volta alla promozione della campagna elettorale.
Le iscrizioni invitano a votare un tale Aulus Rustius Verus, candidato per la carica di edile, un personaggio conosciuto già grazie ad altre iscrizioni e che, insieme a Giulio Polibio, proprietario di una casa su via dell’Abbondanza, raggiunse la carica più alta della città, quella di duumvir.
Il duumvuri erano magistrati dell’antica Roma, i quali avevano lo scopo di soprintendere a pubblici uffici o delicati incarichi politici e amministrativi.
La casa, attualmente oggetto di scavo, apparentemente appartenente a un sostenitore di Aulo Rustio, ospita anche un panificio caratterizzato da un grande forno, dove, diversi mesi fa, furono trovate tre vittime dell’eruzione, due donne e un bambino.