Centodiciotto vittime in un solo mese: questo è il dato allarmante che riguarda le vittime del lavoro. 111 maschi e 7 femmine, una media che si aggira intorno ai 4 morti al giorno. Aggiungendo i dati riguardanti il mese di settembre, salgono a 896 le vittime del lavoro dell’ anno 2023. Usb, Unione Sindacale di Base, e Rete Iside, la rete di intervento sociale che mira ad affrontare il tema della sicurezza sul lavoro, mettono in luce i preoccupanti dati riguardanti gli incidenti mortali sul posto di lavoro ed avanza delle proposte per mettere fine a questa incessante crescita di vittime.
“Vogliamo che abbia un effetto di deterrenza pratica immediato; troppo spesso, infatti, siamo costretti a commentare decessi evitabili se si fossero rispettate le misure a tutela di salute e sicurezza. Nel nostro paese è diffusa una cultura imprenditoriale che vede nelle misure a tutela di salute e sicurezza un costo, da ridurre al minimo per aumentare i profitti”: questo è il commento dei sindacati che promuovono una legge di iniziativa popolare per introdurre la nuova fattispecie di reato dell’omicidio sul lavoro.
Sono quattro le vittime provenienti dalla regione Campania, concentrati sopratutto nella fascia d’età compresa tra i 60 ed i 69 anni. Il settore con il maggior numero di morti è quello agricolo, piagato dagli incidenti con i trattori: 30 vittime. A seguire l’edilizia (16) e l’industria (9). Venti, infine, i morti in itinere, cioè andando o tornando dal posto di lavoro.