“Allerta arancione paragonabile ad una seconda pandemia”: parole che destano ansia e preoccupazione in tutti i cittadini residenti nel territorio interessato dai Campi Flegrei. A pronunciarle è il ministro Sebastiano Musumeci, il quale, attraverso queste dichiarazioni, ha provocato danni maggiori delle scosse di terremoto.
“Allarmismo abnorme, senza alcun supporto scientifico”: ribatte così il sindaco di Bacoli, Josi dalla Ragione. Con l’allerta arancione, il territorio dei Campi Flegrei diverrà completamente inaccessibile, in quanto, la paura di un possibile evento catastrofico, blocca chiunque volesse giungere in quella zona.
I Campi Flegrei, nel corso di quest’ultimo anno, hanno rappresentato una delle zone maggiormente visitato, con un flusso di turisti pari a circa 250mila persone. Un quantitativo di persone che ha portato anche la crescita nel campo dell’economia. Altra denuncia è da parte del sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni: “Bisogna intensificare la comunicazione tra governo ed enti locali, altrimenti il territorio rischia di pagare un prezzo piuttosto alto”.
Concorde con il pensiero del sindaco Manzoni, è il primo cittadino del capoluogo partenopeo, il sindaco Gaetano Manfredi, il quale, nei giorni scorsi, aveva richiesto la presenza di una sola voce riguardo alla delicata situazione dei Campi Flegrei, per scongiurare eventuali “equivoci, preoccupazioni e paure ingiustificate”, e per garantire alla popolazione notizie certe. Oggi, alle ore 15:00 nella Biblioteca Palazzo Chigi, i sindaci incontreranno il ministro Musumeci, per chiarire la posizione dei comuni e dell’operato di quest’ultimi riguardo la situazione dei Campi Flegrei.