Napoli. Ancora criticità nel settore della sanità in Campania: a rilevarlo la sezione regionale di controllo per la Campania della Corte dei conti. “Dal punto di vista quantitativo le risorse assorbite dalla sanità del bilancio regionale sono la stragrande maggioranza: è uno dei settori in cui anche la Procura concentra la sua attenzione”, ha detto il procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania, Antonio Giuseppone, al termine dell’udienza per la parificazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2022.
“Nella relazione abbiamo fatto riferimento a una serie di criticità rilevate anche dalla sezione e mi riferisco allo smaltimento delle liste d’attesa, dove c’e’ ancora tanto da fare. E anche alla questione della tempestività dei pagamenti dei fornitori su cui tanto si è fatto ma ancora c’è da fare. Ma sopratutto alla verifica del raggiungimento degli obiettivi dei direttori generali. Anche su questo la Procura ha detto qualcosa: si tratta di suggerimenti che in questa sede vengono dati affinchè la Regione possa migliorare la gestione futura”.
In particolare, la Corte dei Conti rileva, “in ordine alla spesa sanitaria, un leggero peggioramento dell’indice medio di tempestività dei pagamenti che tuttavia è ancora fortemente influenzato dalla gestione della massa debitoria pregressa. Appare condivisibile la scelta della Regione, di dare vita ad un gruppo di lavoro in seno alla direzione generale per la salute e di porsi come prioritario obiettivo il contenimento della cosiddetta mobilità sanitaria comprimibile, laddove associata a patologie di basso peso assistenziale e dunque al di fuori delle ipotesi di effettivo beneficio assistenziale dei pazienti”.
E per quanto riguarda le liste d’attesa si specifica che “è stato registrato per le prestazioni di classe D, ossia quelle differibili, un significativo miglioramento della performance, diversamente della percentuale dei ricoveri di classe A, salvo che per alcune fattispecie morbose (ad es. coronarografia, angioplastica coronarica)”.