Maltrattamenti contro familiari, prostituzione minorile, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile: sono le accuse che, a vario titolo, la procura di Salerno contesta a tre persone, destinatarie, oggi, di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del tribunale di Salerno ed eseguite dagli agenti del commissariato di Polizia di Pompei (Napoli). La lunga scia di violenze, secondo la ricostruzione investigativa, ha avuto inizio a partire dal 2008 tra Pompei e Scafati (Salerno). Una delle vittime, sin da piccolissima, era stata percossa dal padre con una violenza che gli inquirenti definiscono “immotivata”. Alle volte, il papà l’avrebbe picchiata finanche con un ferro da stiro e con un mestolo, per sottoporla a crudeli pretese punitive. Un’altra vittima minore, invece, era stata indotta a prostituirsi da sua madre e, insieme a quest’ultima, ad avere rapporti sessuali a pagamento con uno degli indagati, trovato anche in possesso di materiale pedopornografico.
CRONACA
21 novembre 2023
Maltrattamenti e prostituzione minorile tra Pompei e Scafati: in tre finiscono in carcere