Ercolano. Prima l’avrebbe minacciata di morte, poi di sfigurarla con l’acido perché non si rassegnava alla fine della relazione sentimentale: un pregiudicato di 36 anni è finito in carcere con l’accusa di stalking dopo la denuncia della ex.
In un primo momento – secondo la ricostruzione dei carabinieri della locale tenenza, sotto il coordinamento dalla Procura di Napoli – l’uomo aveva inviato messaggi sul telefono cellulare della ex e poi si era presentato sotto casa.
Dopo i continui rifiuti, ha iniziato a minacciarla di morte e, in più occasioni, anche di sfigurarle il viso con l’acido, fino a pedinarla in ore notturne e a provocare danni alla sua auto. Stanca delle continue vessazioni la vittima, fortemente intimorita, ha denunciato gli episodi ai carabinieri.
L’uomo avrebbe effettuato fino a trenta telefonate anonime al giorno, che per la vittima non avevano nulla di anonimo, durante cui non faceva altro che gridarle che l’avrebbe scannata e che si sarebbe fatto anche trent’anni di carcere.
La vittima era inizialmente riuscita ad allontanarsi dal suo aguzzino, ma poi si era fidata delle sue promesse: l’aveva rassicurata dicendole che la loro relazione da quel momento in poi sarebbe stata civile, senza più quei deprecabili atteggiamenti generati di una morbosa e incontrollabile gelosia.
Una promessa vana però visto che dopo appena un paio di settimane dopo si è presentato a casa della donna, completamente ubriaco, per invitarla a uscire con lui. Al rifiuto della donna, il pregiudicato si è trasformato in un furia, l’ha colpita ripetutamente impugnando le chiavi dell’auto fino a provocarle enormi lividi di diverse parti del corpo.
L’ultima aggressione subìta dalla vittima risale al 19 novembre, quando dopo averla pedinata le ha frantumato il parabrezza della sua vettura che era parcheggiata. Un episodio limite davanti a cui, finalmente, sono scattate le manette in esecuzione di un apposito provvedimento emesso dal gip del tribunale di Napoli.
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