Torre del Greco. I baby-vandali della villa comunale (ri)mandano ko l’ascensore riaperta la scorsa settimana dopo uno stop di sei mesi per lavori.
La doccia gelata del Natale all’ombra del Vesuvio arriva dal parco pubblico del centro cittadino, location scelta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella per accendere le feste con spettacoli e animazione per bambini: un’iniziativa «premiata» con un boom di visitatori, centrato anche grazie alla ripresa delle corse dell’ascensore fermo dallo scorso mese di giugno per interventi di manutenzione straordinaria.
Ma, verosimilmente durante la notte tra il 24 dicembre e il giorno di Natale, un gruppo di baby-teppisti ha preso di mira la restaurata opera pubblica – costata la bellezza di un milione di euro in fondi europei e finita in varie occasioni al centro di polemiche e proteste per i frequenti guasti – e ha spaccato la pulsantiera interna della cabina e forzato le porte di accesso al primo piano.
A dare notizia del raid, attraverso le sue pagine social, direttamente il sindaco Luigi Mennella: «Siamo stati costretti a sospendere temporaneamente il servizio – la delusione messa nero su bianco dal capo della coalizione a trazione Pd-M5S – Mercoledì i tecnici interverranno: ci auguriamo che i danni non siano tali da causare un nuovo lungo stop. Ancora una volta l’inciviltà di pochi costringe tanti a vedersi privare di un servizio».
In effetti, l’assalto di Natale rilancia la questione dell’emergenza sicurezza all’interno del polmone verde di corso Vittorio Emanuele. I primi campanelli d’allarme erano suonati già durante l’estate, quando la villa comunale è stata teatro di diverse aggressioni a opera di baby-gang: in uno dei raid, il figlio di un consigliere comunale rimase gravemente ferito a un occhio dopo essere stato colpito da un oggetto scagliato da lontano da alcuni minorenni.
Un caso limite, ma non isolato. Perché, come denunciato dagli habitué del parco pubblico, al calare della sera la villa comunale diventa «ostaggio» di baby-teppisti. Pronti a infastidire chiunque si trovi a passare lungo le scale d’accesso a piazzale Madonna del Principio e ora anche a danneggiare l’ascensore appena rimessa in funzione dopo sei mesi di attesa.
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