“Territori intelligenti ma con vuoti progettuali”: questa la tesi di Annamaria Rufino, docente di sociologia del diritto all’Università di Napoli, “Luigi Vanvitelli”. La professoressa , in occasione di un incontro promosso dall’Ande di Caserta (Associazione nazionale donne elettrici), presieduta dalla professoressa Lillina Cicatelli Nuzzi, che si terrà giovedì 18 gennaio, nell’Istituto dei Salesiani (ore 17), sul tema “IA: la rivoluzione intelligente”, parlerà dell’impatto determinati dalle applicazioni dell’Intelligenza artificiale in contesti di povertà economica ed educativa. Contesti in cui vivono molti giovani residenti nelle regioni del Sud Italia.
In occasione del dibattito è stato inoltre inserito il tema della “questione meridionale” ancor oggi attuale.
“I giovani di molti territori del Sud rischiano di essere penalizzati, condannati a essere ‘senza memoria e senza futuro’”, continua la professoressa Rufino. L’IA rappresenta un strumento innovativo, capace di apportare miglioramenti significativi all’interno delle nostre vite.
“Le tecniche analitiche della Rete internazionale di Intelligenza Territoriale mi consentirono, qualche anno fa, di ‘esplorare’ il nostro territorio, per evidenziarne potenzialità e problemi, avanzando ipotesi risolutive. Il dato macroscopico più evidente era, all’epoca, la presenza di popolazione giovanile, punto di forza rispetto al resto del Paese” sottolinea la professoressa Rufino.