“Quindici episodi di aggressioni ai danni di infermieri, avvenute dal primo gennaio scorso ad oggi”: così Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, che fornisce dati rilevati dall’associazione di categoria sulla sicurezza degli operatori nei pronto soccorso.
“Al Cardarelli, da nostre informazioni, non esisterebbe ancora nessun presidio di pubblica sicurezza, il drappello degli agenti non è mai arrivato. Anche in altre Asl lontane dal capoluogo, gli annunciati arrivi degli agenti, ad esempio in realtà come il San Leonardo di Castellammare, che copre le necessità di migliaia di cittadini della penisola sorrentina, per ora, a quanto ne sappiamo, non si sono ancora concretizzati.
A Napoli, i presidi degli agenti sono sì attivi 7 giorni su 7 nei tre pronto soccorso del capoluogo (al San Paolo, al Pellegrini e all’Ospedale del Mare), ma solo dalle 8 di mattina alle 24. Questo significa che, di fatto, dopo la mezzanotte, in tutta la regione Campania, non solo nella provincia di Napoli, pare che non ci sia nemmeno l’ombra di un agente della pubblica sicurezza al fianco dei nostri infermieri”: continua il Nursing Up. E’ allarme per i casi di violenza sugli infermieri, i quali risultano essere la categoria più colpita da episodi di aggressione. Per il 75% sono violenze che coinvolgono donne e che nel 40% circa dei casi si è trattato di violenze fisiche.
“Non un semplice campanello di allarme, ma il palese sgretolarsi del rapporto di serenità e di civica convivenza tra alcuni cittadini e i professionisti sanitari”: conclude De Palma.