“Un minuto dopo l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, se ci sarà, saremo pronti per presentare ricorso in Corte costituzionale”. E’ questo il punto forte della battaglia che Vincenzo De Luca si prepara a combattere contro il Ddl Calderoli. Il ‘governatore’ campano si presenta ai giornalisti con il volto scuro e parte subito elencando le iniziative da mettere in campo contro quella definisce una “legge truffa”, che “spacca il Paese” e lancia una “mobilitazione straordinaria”, che si articolera’ in quattro iniziative. La prima mira a coinvolgere gli amministratori locali. “Uno dei rilievi che muoviamo – argomenta – è che una riforma di questo tipo non puo’ prescindere dal dialogo con i rappresentanti degli enti territoriali. Mi auguro di trovare dalla nostra parte tutti gli amministratori del Sud, anche i colleghi delle regioni meridionali di diverso colore politico. Li invito da oggi a partecipare a una battaglia che contesta il disegno di legge nei suoi contenuti, non per ragioni ideologiche”. Il secondo momento sarà rivolto al mondo della cultura. “Serve una mobilitazione straordinaria degli intellettuali – spiega – a difendere l’unità d’Italia, quando è stata realizzata, c’era anche un grande intellettuale del Sud, Francesco De Sanctis, che diede vita qui a Napoli a un’associazione per la difesa della Costituzione”. De Luca chiama poi in causa il mondo delle imprese e del lavoro: “Il delitto che sta compiendo il Governo e il ministro Fitto – prosegue – è di proporzioni incalcolabili. Abbiamo perso già un anno e mezzo con il blocco dei fondi Fsc e il completamento dell’iter potrebbe portare a una perdita di tre anni di tempo senza aprire cantieri e creare lavoro”. La quarta iniziativa riprende un vecchio cavallo di battaglia di De Luca, la lotta alla burocrazia. “Non accettiamo lo status quo – chiarisce – non intendiamo fare una battaglia di retroguardia, ma modernizzare l’Italia, liberandola da uno dei nodi irrisolti, la palude burocratica che rende un calvario la vita quotidiana dei cittadini e delle imprese”. De Luca, poi, non esclude l’impegno in una eventuale campagna referendaria. evitando di tirare per la giacchetta il presidente della Repubblica. “Guardiamo con sobrietà alla funzione del Capo dello Stato – precisa – ha una funzione di garanzia e non credo sia corretto ed elegante sul piano istituzionale coinvolgerlo. La competenza e’ della Corte costituzionale”. Anche il Pd si schiera col Governatore: “Abbiamo bisogno, come giustamente sostiene il presidente De Luca, di un’operazione verità. Siamo al cospetto di un Governo che vuole creare uno squilibrio nella distribuzione delle risorse tra le regioni” dichiara il capogruppo del Pd Mario Casillo. “Il ddl sull’autonomia differenziata approvato al Senato è una legge tutta a svantaggio delle regioni del Mezzogiorno e non fa altro che aumentare le disparità tra le regioni del Nord e del Sud” ribadisce il segretario metropolitano Annunziata. “Napoli e la Campania sono mobilitate da mesi nella battaglia contro il disegno folle e ‘spacca Italia’ che il Governo Meloni sta portando avanti con questo progetto di autonomia differenziata. Il Pd è in prima linea e continuerà a combattere per difendere l’unità del Paese e i diritti dei cittadini del Sud”. A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Manfredi. Anche le imprese sono pronte a schierarsi. Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno, lancia l’allarme e il grido di protesta di imprese ed esercenti sul tema dell’autonomia differenziata. “Riteniamo – esordisce – che l’autonomia differenziata sia qualcosa di impossibile da realizzare nel nostro Paese. Faremo in modo che da tutto il Sud giunga chiaro il segnale che non ci sarà alcun sostegno per le Europee”.
CRONACA
26 gennaio 2024
Autonomia, la battaglia di De Luca: “Subito ricorso alla Consulta”