Portici/Torre del Greco. Mille giocatori già individuati tra cui un detenuto che riusciva a puntare fino a 800 euro direttamente dal carcere. E poi una rete formata da circa 300 agenzie incaricate di raccogliere scommesse per conto di una società serba con sede operativa a Klagenfurt, in Austria. Dieci indagati sono finiti in manette – 3 in carcere, 7 domiciliari – e un undicesimo è stato sottoposto al divieto di dimora nell’ambito del blitz dei finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli chiuso con un sequestro di beni per circa 3,2 milioni di euro. I reati contestati dalla procura di Napoli Nord sono associazione per delinquere finalizzata alla raccolta di scommesse clandestine, riciclaggio e peculato, con l’aggravante della transnazionalità.
Doppia inchiesta
Le misure cautelari riguardano due differenti filoni d’indagine, come hanno sottolineato il procuratore Maria Antonietta Troncone e l’aggiunto Anna Maria Lucchetta. Il secondo filone riguarda giochi non autorizzati con slot scollegate dalla rete. Perquisizioni e sequestri sono stati effettuati a Marano, Quarto, Napoli, Portici, Torre del Greco e in Austria. Nel corso delle indagini sulla StarPrice – società con sede in Serbia, server in Gran Bretagna e uffici in un centro commerciale di Klagenfurt in Austria – è stata sequestrata una villetta di pregio a una donna lituana, ritenuta tra i principali indagati insieme a tre soci italiani. In totale sono 15 le reti individuate, 20 affiliati e 300 agenzie totali che in alcuni casi – come a Portici e Torre del Greco – sì appoggiavano a corner di agenzie già autorizzate. Ma la raccolta di scommesse avveniva anche presso negozi di ortofrutta, agenzie assicurative o lavanderie.
Scommesse dal carcere
Tra i mille giocatori individuati dai finanzieri c’è anche un detenuto del carcere di Poggioreale – in cella per traffico di droga – che caricava fino a 800 euro al mese e riusciva a vincere anche 15.000 euro. A lui è stato sequestrato il cellulare, come alla donna lituana 150.000 euro in contanti sotterrati in giardino in Austria. Tra i 14 immobili, alcune case anche a Torre del Greco. Tutta la filiera guadagnava: soci, master, agenti e anche giocatori che riciclavano grosse somme di denaro, con piccole perdite. Giocando all’estero, veniva aggirata la normativa antiriciclaggio e il limite di 2.000 euro, con giocate fino a 100.000 euro. Ora sono in corso ulteriori accertamenti sul server sequestrato per risalire agli altri clienti “anonimi” delle scommesse clandestine.
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