Questa mattina, il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma, con il supporto del Comando Provinciale delle fiamme gialle di Caserta, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone accusate di appartenere a un’organizzazione dedita al riciclaggio e frode fiscale.
Secondo la ricostruzione, le otto persone sono collegate ad una società di gestione e smaltimento di rifiuti fittiziamente intestata a un prestanome ma, di fatto, riconducibile una compagine familiare vicina ad ambienti camorristici del clan dei Casalesi. Attività illecite capaci di generare ingenti flussi finanziari, successivamente riciclati attraverso una rete di persone fisiche e giuridiche accomunate dalla stessa regia.
L’impresa di smaltimento dei rifiuti, già nel passato destinataria di provvedimenti interdittivi antimafia per la presenza di un socio esponente di spicco del clan dei Casalesi, avrebbe continuato a operare attraverso una nuova compagine, nell’interesse del clan.
Il provvedimento scaturisce dagli elementi probatori raccolti a carico di un gruppo di imprenditori, con base organizzativa nella provincia di Caserta, “dedito in modo sistematico alla commissione di reati tributari”, spiega una nota.